Questa è la settimana del nuovo MacBook Pro, disponibile nelle versioni da 14 e 16 pollici. Scaduto l’embargo, sul web iniziano a circolare le prime recensioni dell’ultimo notebook di Apple, caratterizzato da un design rivisto in diversi punti e dalla potenza dei chip M1 Pro e M1 Max.
Prestazioni
Partiamo proprio dai processori, la grande novità che si “nasconde” nello chassis. Che sia da 14 o da 16 pollici non importa, entrambe le versioni del MacBook Pro 2021 possono essere configurate con i processori M1 Pro o M1 Max. La CPU arriva fino a 10-core, la GPU invece fino a 16-core per M1 Pro e fino a 32-core per M1 Max.
Dai primi benchmark è emerso che M1 Pro e M1 Max sono 1,5 volte più veloci del processore M1, e con la GPU il risultato è ancora migliore (a detta di Apple, l’M1 Max è 4 volte più prestante dell’M1).
Di seguito il commento di Patrick O’Rourke di MobileSyrup:
Da quando utilizzo il nuovo MacBook Pro 14″ con processore M1 Pro, non ho mai riscontrato un accenno di rallentamento, anche durante l’editing fotografico con Lightroom e Photoshop CC, oppure in sessioni con Premiere CC con l’aggiunta di un monitor esterno 4K HDR. Le ventole del laptop si sono attivate solo durante l’esportazione di un video in 4K.
Nuovo design, a partire dalla tacca
Nel MacBook Pro 2021 l’aggiornata webcam – ora a 1080p – trova spazio in una tacca sul display. Sì, proprio come su iPhone X e successivi, solo che in questo caso manca all’appello il modulo per il Face ID. Una “soluzione intelligente”, ha dichiarato Apple.
Oltre alle tante porte per migliorare la connettività, spicca la tastiera su fondo nero e con pulsanti funzione fisici al posto della Touch Bar.
Sul tanto discusso notch ha detto la sua Nilay Patel, tra le principali firme di The Verge:
Sì, sul display c’è una tacca (che sappiamo sarà polarizzante), ma ho smesso di notarla dopo poco, proprio come tutti smettono di vedere la tacca sugli schermi degli iPhone.
Todd Haselton di CNBC ha invece speso qualche parola sulla tastiera:
Apprezzo che Apple si sia sbarazzata della Touch Bar, che non ho trovato particolarmente utile sui precedenti MacBook, e l’abbia sostituita con tasti funzione full-sized che sono facili da raggiungere e premere per regolare il volume, la luminosità dello schermo e altro ancora.
Dan Ackerman di CNET, infine, sul ritorno dell’HDMI e non solo:
È come se i designer di Apple avessero deciso di esaminare tutti i feedback ricevuti per anni e di scegliere, tra quelle presenti nella lista dei desideri, le richieste più importanti. Ad esempio, le persone hanno chiesto il ritorno dell’HDMI. Va bene essere lungimiranti, ma l’HDMI rimane immensamente utile, anche se sta diventando più una porta legacy. Questo è il motivo per cui abbiamo avuto laptop con porte VGA per così tanto tempo. Le persone hanno dispositivi più datati o legacy, come stampanti, proiettori, display e così via, e vogliono essere in grado di collegarli immediatamente, e con un cavo così comune da poterne trovare uno nascosto in un cassetto della scrivania.
Display: Mini-LED e ProMotion
Il pannello del nuovo MacBook Pro è un Liquid Retina XDR con retroilluminazione a mini-LED che garantisce molta più luminosità quando si guardano contenuti HDR. La tecnologia ProMotion consente invece una frequenza d’aggiornamento adattiva, dai 24Hz per una maggiore autonomia ai 120Hz con una fluidità senza pari.
L’approfondimento di Caitlin McGarry di Gizmodo:
Il display del nuovo MacBook Pro è stato aggiornato con la funzione ProMotion già vista su iPad Pro, che è così incredibile da rendere sconvolgente l’utilizzo di un laptop che ne è privo. Tale tecnologia può essere disattivata in favore di un refresh rate fisso (47,95Hz, 48Hz, 50Hz, 59,94Hz o 60Hz), ma ho provato ad usare il Pro 2021 a 60Hz e ho riscontrato una differenza troppo evidente dopo quasi una settimana a 120Hz. Con il ProMotion è davvero tutto molto più fluido.
Batteria
Stando a quanto comunicato da Apple in fase di presentazione, il nuovo MacBook Pro – rispetto al modello della precedente generazione – garantisce fino a 10 ore di autonomia in più.
Ecco cosa ne pensa Devindra Hardwar di Engadget dopo aver messo alla prova il notebook di Apple:
L’efficienza del design ARM del chip M1 comporta ottime prestazioni della batteria. Il MacBook Pro da 14 pollici è durato 12 ore e 35 minuti nel nostro benchmark, mentre il 16 pollici 16 ore e 34 minuti. Sono oltre cinque ore in più rispetto all’ultimo modello basato su processore Intel.
Di seguito trovate ulteriori unboxing, recensioni e prime impressioni dei volti noti di YouTube, come iJustine e Dave2D:
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