Che Instagram sia uno dei social più frequentati da utenti di giovane età non è certo una scoperta. È decisamente preoccupante però quanto emerso da un recente rapporto del Wall Street Journal, secondo cui la piattaforma social di proprietà di Facebook sarebbe “tossica” principalmente per le teenager.
La notizia ha avuto ovviamente molta risonanza e oggi, a distanza di alcuni giorni, è arrivata la risposta ufficiale di Facebook (via Deadline). Nick Clegg, portavoce dell’azienda di Mark Zuckerberg, ha dichiarato che ci saranno presto novità sia per Facebook che per Instagram.
Per quanto riguarda Facebook, la piattaforma tenderà a mostrare molti più contenuti condivisi dagli amici, a discapito di quelli di argomento politico. Per Instagram il discorso è invece più articolato (via CNN):
Introdurremo nuovi strumenti che consentiranno agli adulti di supervisionare l’attività dei loro figli online, ovviamente su base facoltativa. In secondo luogo, faremo qualcosa che penso farà una notevole differenza: quando l’adolescente guarderà più e più volte uno stesso contenuto – potenzialmente dannoso -, Instagram spingerà lo stesso a guardare altri contenuti.
Si è parlato anche di una funzione utile per ridurre la quantità di tempo speso su Instagram – “take a break” (fai una pausa) -, ma Clegg non ha fornito maggiori dettagli.
C’è però un accademico secondo cui l’attenzione è attualmente rivolta all’applicazione sbagliata. Al centro delle preoccupazioni dovrebbe infatti esserci non Instagram, ma TikTok, altro social network basato su brevi contenuti multimediali.
Alla fine del mese scorso, TikTok ha annunciato di avere più di 1 miliardo di utenti mensili. È stata, secondo alcuni, l’app più scaricata nel 2020 e così è stato anche nel 2021. […] Tra le piattaforme social oggi in circolazione, TikTok è quella che rappresenta il futuro, poiché la sua base di utenti è costituita principalmente da teenager. […] Se i legislatori vogliono affrontare i problemi che le piattaforme social causano ai più giovani, dovrebbero allora preoccuparsi delle piattaforme che effettivamente interessano ai giovani.
Credete anche voi sia giunto il momento di introdurre funzioni sui principali social network per tutelare la salute mentale dei più giovani? Dite la vostra nei commenti.
Leggi o Aggiungi Commenti