Andando a consultare la sezione “Cosa c’è dentro” riferita ad iPhone 13 e iPhone 13 Pro si apprende che nella scatola di vendita dei nuovi smartphone c’è spazio solo per due cose: il dispositivo e il cavo da USB-C a Lightning.
Quella di ridurre al minimo il contenuto della confezione non è una novità di quest’anno ed è una soluzione che ha il suo perché, condivisibile o meno. Apple ha deciso di dare un ulteriore contributo alla tutela dell’ambiente vendendo i suoi nuovi smartphone unicamente con il cavo per la ricarica. Questo perché, secondo l’azienda di Cupertino, di alimentatori e auricolari gli utenti ne sono già provvisti.
Materiali come plastica, rame, stagno e zinco vengono utilizzati in larga misura negli alimentatori. Da quando l’anno scorso abbiamo rimosso questi accessori dalle confezioni dei nuovi iPhone e Apple Watch, abbiamo ridotto significativamente la quantità di materie prime estratte dalla Terra ed eliminato le emissioni generate dalla loro lavorazione e trasporto. Utilizzando un imballaggio più compatto e leggero possiamo spedire più scatole alla volta e ridurre ulteriormente il nostro impatto ambientale. Non includere gli alimentatori è stata una scelta audace per Apple, e necessaria per il nostro pianeta.
E in Francia?
Ma se in Italia (così come in altri paesi) la scatola è “ridotta”, lo stesso non si può dire della Francia. La line-up di iPhone 13 – quindi quattro modelli, dal Mini al Pro Max – viene venduta con gli auricolari EarPods, ma non per volontà di Apple.
In Francia è infatti in vigore una legge che impone che in tutte le scatole degli smartphone ci sia un hands-free kit, per proteggere gli under 14 da potenziali radiazioni elettromagnetiche.
A Parigi e non solo, quindi, iPhone 13 – così come iPhone 12 – viene sì venduto nella sua scatola originale (ovvero in versione “ridotta”), ma quest’ultima viene inserita all’interno di una seconda scatola che contiene gli auricolari.
In Italia, gli EarPods con connettore Lightning hanno un costo di 19,00 euro.
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