Come tutti voi saprete, ciascun dispositivo iOS possiede un proprio identificativo unico, chiamato UDID. Tale identificativo può essere usato dagli sviluppatori per esempio per creare applicazioni con target specifici, quello che non possono però fare è portare tale informazione all’esterno per trarne vantaggi economici. A quanto pare non è sempre stato così.
E’ dello scorso mese il risultato di una ricerca che ha dimostrato come OpenFeint, la nota piattaforma sociale dedicata ai giochi, abbia sistematicamente collegato identificativi UDID con il rispettivo profilo di Facebook del proprietario. Il risultato? Un enorme database di dati sensibili di milioni di utenti (si stima siano attorno ai 75 milioni di utenti).
Essendo una grossa società, OpenFeint è stata obbligata a porre rimedio, chiudendo la falla che permetteva la fuoriuscita di tali informazioni personali, ma la paura è che sviluppatori minori stiano continuando a trarre vantaggio di tali dati.
Il fine ultimo di questi sviluppatori sarebbe quello di vendere letteralmente le nostre informazioni a società terze che li utilizzerebbero per creare pubblicità mirate a singoli soggetti. Questo però non è il lato peggiore della storia. Il vero problema sembra essere il fatto che Apple non stia muovendo un dito per risolvere tale situazione.
Tra le varie clausole che regolano l’utilizzo delle API nello sviluppo di una applicazione infatti, c’è l’obbligo per gli sviluppatori di non poter associare pubblicamente l’UDID di un dispositivo con l’account personale di un utente. Tale regola, pur essendo presente non sta venendo applicata dalla società di Cupertino.
Dovremmo preoccuparci per questa vicenda? Il noto esperto in sicurezza Charlie Miller risponde così:
La questione è che il concetto tradizionale di privacy è finito con l’introduzione in massa degli smartphone […] noi utenti concediamo direttamente numerose informazioni personali per sfruttare la maggior parte delle applicazioni.
Nonostante questa affermazione ragionevole, pensate che Apple dovrebbe avere un ruolo più forte in questa vicenda, implementando regole più strette per evitare questo genere di speculazione?
Via | CultOfMac
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