Giungono dal ministero della Difesa lituano le ultime preoccupanti segnalazioni relative al mercato degli smartphone. Con un documento ufficiale, il governo della Lituania sconsiglia l’acquisto di alcuni modelli di smartphone di brand cinesi e invita chi invece già li possiede addirittura a gettarli via. Il messaggio indirizzato ai cittadini lituani appare abbastanza chiaro.
Di vulnerabilità non ben specificate si parla per il P40 5G di Huawei e l’8T 5G di OnePlus, diversa invece la situazione per lo Xiaomi Mi 10T 5G, annunciato a settembre del 2020.
In base a quanto dichiarato dalle autorità lituane, lo smartphone di Xiaomi esegue un software che include un sistema di censura per identificare e bloccare l’utilizzo di oltre 450 termini legati a temi sensibili come la politica interna ed estera. L’elenco è in costante aggiornamento e contiene parole sia in cinese che in diverse lingue occidentali. Tra le espressioni censurate dal sistema ci sono, ad esempio, “Tibet libero”, “vogliamo l’indipendenza di Taiwan” e “movimento democratico”.
Non ci sono dubbi sul fatto che il sistema in questione, si legge sul Post, sia parte del software dello smartphone. Non è attivo in Lituania o in altri paesi dell’Unione Europea, ma il gigante cinese potrebbe farlo in qualsiasi momento. E gli utenti non se ne accorgerebbero.
Se ciò non dovesse bastare, ancora sul Mi 10T è stata scoperta la presenza di un sistema che invia dati riguardanti l’uso del dispositivo ad un server di Singapore. Ma quali dati vengono inviati? Non è stato ancora scoperto, e a rendere la situazione ancora più sospetta è il fatto che gli utenti non vengono informati di questa pratica. Il tutto, dunque, avviene di nascosto.
Xiaomi non ha rilasciato un commento. Nel caso in cui dovesse farlo, aggiorneremo l’articolo.
AGGIORNAMENTO: Un portavoce di Xiaomi, raggiunto dalla redazione BBC, ha dichiarato:
I dispositivi Xiaomi non censurano le comunicazioni da o verso i suoi utenti. Ricerche sul web, chiamate, navigazione sul web o uso di software per la comunicazione di terze parti: Xiaomi non ha mai limitato e mai limiterà o bloccherà il comportamento personale dei suoi utenti.
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