Era (forse) il dispositivo più atteso all’evento California Streaming del 14 settembre, con l’hype degli utenti spinto alle stelle dalle informazioni diffuse da Jon Prosser, Mark Gurman, Ming-Chi Kuo e altri nomi affidabili. Le cose però non sono andate come da loro previsto.
Apple ha sì gettato nella mischia la nuova generazione di Apple Watch, ma il suo design è rimasto pressoché invariato. Ci si aspettava uno chassis dallo stile rinnovato, squadrato e in linea con quello degli ultimi iPhone e iPad. Da questa delusione le molte critiche degli utenti, che descrivono lo smartwatch presentato come un Apple Watch Series 6S.
A rendere la pillola ancora più amara ci ha pensato lo sviluppatore Steve Troughton-Smith, che attraverso Xcode (la piattaforma che permette agli sviluppatori di creare applicazioni per i dispositivi Apple) ha scoperto che Apple Watch Series 7 utilizza lo stesso identico processore del modello dello scorso anno, ovvero Apple Watch Series 6.
Sia Apple Watch Series 7 che Apple Watch Series 6 hanno al loro interno la CPU “t8301”, che non è altro che il nome in codice per il processore del SiP (System in a Package) “Apple S6”. Condividendo lo stesso numero, le CPU dei due smartwatch dovrebbero condividere tutti i componenti interni.
Ciò spalanca la porta ad un forte dubbio. Come suggerisce lo sviluppatore Guilherme Rambo su Twitter, tale (insolita) scelta di Apple potrebbe essere stata dettata dalla necessità di passare ad un Piano B durante lo sviluppo del nuovo smartwatch per via dei tanto vociferati problemi riscontrati. Una sorta di improvvisazione, dice Rambo, che ha obbligato l’azienda a mettere da parte l’Apple Watch Series 7 mostrato a più non posso dai leaker per passare al dispositivo svelato ufficialmente il 14 settembre.
Voi cosa ne pensate?
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