In data 3 settembre 2021, Apple ha ufficialmente posticipato il lancio delle tanto discusse Child Safety Features, annunciate solo il mese scorso.
Principalmente, a scatenare la violenta pioggia di critiche è stata la scansione delle gallerie fotografiche iCloud degli utenti per scovare materiale pedopornografico (Child Sexual Abuse Material, CSAM), ritenuta una minaccia per la privacy. Tra le altre funzioni anche Communication Safety per informare bambini e genitori di contenuti sessualmente espliciti inviati o ricevuti e le linee guida integrate in Siri per informarsi e denunciare abusi.
Nell’aggiornamento pubblicato poco fa dall’azienda di Cupertino si legge:
Giorni fa abbiamo annunciato i piani per funzionalità volte a proteggere i bambini dai predatori che utilizzano strumenti per la comunicazione e limitare la diffusione di materiale pedopornografico. Sulla base dei feedback degli utenti, degli advocacy group, dei ricercatori e altri, abbiamo deciso di dedicare più tempo nei prossimi mesi alla raccolta di input e al miglioramento delle funzioni in questione prima di rilasciarle.
Il “pacchetto” delle Child Safety Features avrebbe dovuto debuttare negli Stati Uniti con iOS 15, iPadOS 15, watchOS 8 e macOS Monterey, sistemi operativi che Apple renderà nelle prossime settimane disponibili al download su tutti i dispositivi supportati.
Ora, però, i piani sono cambiati.
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