Il 24 agosto del 2011, dieci anni fa, Steve Jobs cedeva ufficialmente il testimone a Tim Cook, da allora amministratore delegato di Apple. Due mesi dopo, ad ottobre, la morte del compianto co-fondatore del gigante di Cupertino.
Tim Cook è passato alla guida di Apple in un momento turbolento, al tempo Steve Jobs combatteva contro una rara forma di tumore maligno al pancreas e il futuro della società sembrava incerto. Sorsero infatti dubbi sulle capacità di Cook, sulle strategie che avrebbe adottato. Avrebbe seguito le orme di Jobs o sarebbe andato in una nuova direzione?
La risposta di Cook fu immediata. Dopo aver assunto il ruolo di CEO, Cook inviò una lettera ai dipendenti per chiarire un concetto: Apple non sarebbe cambiata.
Il primo dispositivo presentato con Tim Cook al timone è stato iPhone 4s, il 4 ottobre 2011. Il giorno successivo, l’addio a Steve Jobs. Il primo iPhone sviluppato interamente sotto la supervisione di Cook è stato invece iPhone 5, lanciato nel 2012. Una vera e propria svolta per lo smartphone di Apple, con un design totalmente rivisto rispetto alla generazione precedente.
Due anni dopo, per Tim Cook il primo momento “One more Thing”, la frase resa celebre da Steve Jobs pronunciata unicamente per la presentazione di dispositivi rivoluzionari. Parliamo, lo avrete probabilmente capito, di Apple Watch.
L’altro momento “One more thing” per Cook risale al 2017, con iPhone X. Altro dispositivo rivoluzionario, visto il design full-screen e l’introduzione del Face ID.
Negli anni successivi con Tim Cook come CEO di Apple sono arrivati nuovi dispositivi, nuovi servizi (Apple TV+, Apple Arcade e così via) e soprattutto il titolo di prima azienda a superare il trilione di dollari di capitalizzazione. E c’è ancora tempo per fare altro, tanto altro.
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