Nelle ultime ore si sta parlando di Google principalmente per due motivi: la presentazione dello smartphone Pixel 5a e la conferma di un’assenza nel confezione del prossimo dispositivo top di gamma di Big G.
Google Pixel 5a sbarca sul mercato (in verità, solo in USA e Giappone) all’interessante prezzo di 449 dollari. Lo smartphone ha un display OLED a 1080p da 6,34 pollici, è resistente ad acqua e polvere (certificazione IP67), ha una batteria da 4.680mAh, supporta il 5G e al suo interno ospita il processore Snapdragon 765G.
Per quanto riguarda il comparto multimediale, la fotocamera frontale è da 8MP, le due posteriori sono da 12,2MP e 16MP, rispettivamente grandangolare e ultra-grandangolare. Presenti, infine, il jack da 3,5mm e il lettore fisico per le impronte digitali sul retro.
Considerato il prezzo, il Pixel 5a potrebbe essere considerato il rivale di iPhone SE (399 dollari in USA). Ma a guardare la scheda tecnica, sarebbe forse meglio chiamare in causa iPhone 12 mini (699 dollari in USA).
L’altra novità riguarda invece una scelta per il futuro. Raggiunto per la presentazione del dispositivo sopra descritto, un portavoce di Google ha svelato ai colleghi di The Verge che il Pixel 5a sarà l’ultimo smartphone di Big G ad includere nella sua confezione il caricabatterie. E così un’altra azienda, dopo Samsung, sceglie di seguire l’esempio di Apple.
Il motivo di questa scelta? Lo stesso di Apple. I caricabatterie USB-C non mancano nelle case delle persone (si parla di maggioranza, ovviamente), includerne un altro nella confezione sarebbe poco ragionevole. Inoltre, così facendo si cerca di dare il proprio contributo per la tutela dell’ambiente.
Siete d’accordo con Google (ma anche Apple)? E cosa ne pensate del Pixel 5a?
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