Nel 2016 una studentessa di 21 anni ha avviato una causa legale contro Apple ed oggi, a distanza di anni, è riuscita a vincerla, ottenendo “milioni di dollari” di risarcimento.
Tutto ha avuto inizio quando la ragazza ha inviato il proprio iPhone in assistenza. Alcuni dipendenti di un centro di riparazione in California gestito da Pegatron, scaricarono foto e video a luci rosse presenti nella galleria che ritrovavano questa ragazza come protagonista e li condivisero online.
La ragazza denunciò Apple in quanto responsabile della riparazione considerando che Pegatron era un fornitore ufficiale dell’azienda per questa tipologia di interventi.
Oggi il Telegraph riporta che Apple ha accettato di pagare “milioni di dollari” a titolo di risarcimento per questa ragazza per danni emotivi e violazione della privacy. Apple ha dichiarato:
“quando abbiamo appreso di questa clamorosa violazione delle nostre politiche presso uno dei nostri fornitori nel 2016, abbiamo preso provvedimenti immediati e da allora abbiamo continuato a rafforzare i nostri protocolli di vendita ed assistenza. I dipendenti incriminati sono stati immediatamente licenziati.”
Il problema si venne a creare perchè tra i requisiti di Apple c’è quello di inviare lo smartphone in assistenza privo di qualsiasi codice di sblocco. Apple tuttavia, raccomanda anche di ripristinarlo, così da cancellare tutti i propri dati ma per alcuni tipi di riparazione questo potrebbe non essere possibile.
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