TechRadar ha effettuato un test comparativo tra AirTag e Tile per mostrare quale dei due tracker permette di ritrovare più facilmente un mazzo di chiavi.
Nel test, le chiavi ed i tracker sono stati nascosti dietro ad un segnale stradale in una zona mediamente trafficata a circa 1 miglio di distanza dall’abitazione.
Dopo aver attivato la modalità smarrito, ad AirTag sono bastati circa 30 minuti per inviare una notifica di ritrovamento al proprietario. Il tracker si è collegato all’iPhone di un passante, inviando così le coordinate per recuperarlo. Dopo una giornata, sono arrivate un totale di 13 notifiche al proprietario ed ognuna di questa segnalava l’AirTag in una posizione diversa sulla mappa. Tale posizione non era così precisa ed indicava una strada parallela rispetto a quella reale ma, una volta sul luogo, attraverso il suono e la ricerca precisa, si è riusciti a recuperare le chiavi.
La posizione non troppo precisa è dovuta all’iPhone della persona di passaggio. Vengono infatti inviate le coordinate dello smartphone nel luogo in cui avviene il collegamento tra AirTag e l’iPhone ma avendo un range del bluetooth abbastanza ampio, la localizzazione può discostare di quache metro.
Per quanto riguarda il Tile invece, è stato necessario attendere 12 ore prima di ricevere un’unica notifica di ritrovamento. Tile integra un network simile a quello introdotto da Apple ma bisogna avere l’applicazione ufficiale installata per poter funzionare, cosa che fatto hanno decisamente in pochi. In Italia probabilmente non sarebbe arrivata nessuna notifica di ritrovamento in un giorno interno. La posizione rilevata dal Tile però era più precisa.
Il test dimostra quello che già sapevamo: a rendere unico l’AirTag è la Rete Dov’è, fatta da miliardi di iPhone attivi in giro per il mondo e difficilmente si riuscirà ad eguagliare. AirTag ad oggi è probabilmente il miglior tracker da acquistare nel rapporto tra qualità e prezzo.
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