Gli AirTag, per chi si fosse perse l’evento d’aprile di Apple, sono dispositivi che facilitano il ritrovamento di altri dispositivi e/o di accessori come chiavi, bagagli, portafogli e così via. Ciò avviene attraverso l’applicazione Dov’è e grazie al chip U1.
Stando a quanto diffuso da Apple, un AirTag – nel caso dovesse trovarsi distante dal legittimo proprietario per un determinato periodo di tempo – emette un suono appena viene spostato. Si tratta di una funzione utile per avvisare chiunque sia nei paraggi della presenza di un qualcosa che è stato smarrito.
Ma Apple, a tal proposito, non è stata poi così precisa. Giunge fortunatamente in soccorso dei potenziali acquirenti John Gruber di Daring Fireball. Il periodo di timeout, spiega Gruber, equivale ad una finestra temporale di tre giorni. Dunque, l’AirTag inizia ad emettere suoni quando spostato se è rimasto distante dal proprietario per almeno 72 ore.
Tale “periodo di tempo” potrebbe tuttavia subire delle modifiche in futuro. Questo perché questa impostazione viene gestita lato server direttamente da Apple.
Ricordiamo infine che la Modalità Smarrito degli AirTag è compatibile anche con gli smartphone Android, a patto che siano provvisti del modulo NFC.
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