Nell’autunno 2020, Apple ha apportato alcune modifiche hardware insolite di metà produzione ai processori A12, A13 e S5 nei suoi dispositivi per aggiornare il Secure Storage Component.
Secondo una pagina del supporto Apple, infatti, la società ha aggiornato il Secure Enclave in una serie di chip prodotti nell’autunno del 2020:
Secure Enclave è un coprocessore di sicurezza che include un gestore di chiavi basato su hardware isolato dal processore principale per fornire uno strato ulteriore di sicurezza. Secure Enclave è una funzionalità hardware presente su certe versioni di iPhone, iPad, Mac, Apple TV, Apple Watch e HomePod, ossia:
- iPhone 5s o successivo
- iPad Air o successivo
- Computer Mac provvisti di chip T1 o di chip di sicurezza Apple T2
- Apple TV di quarta generazione o successiva
- Apple Watch Series 1 o successivo
- HomePod
I dati delle chiavi sono codificati nel SoC (System on Chip) di Secure Enclave, che include un generatore di numeri casuali.
Secure Enclave conserva inoltre l’integrità delle operazioni di codifica anche quando il kernel del dispositivo è stato compromesso. La comunicazione tra Secure Enclave e il processore per le applicazioni è fortemente controllata tramite il suo isolamento in una casella di posta guidata da interrupt (interrupt‑driven) e in buffer di dati di memoria condivisa.
Ciò apparentemente significa che i seguenti prodotti sono dotati di Secure Enclave di seconda generazione, nonostante non siano dotati dei più recenti processori, come A14 e S6:
- HomePod mini – Processore S5 e componente di archiviazione sicura di seconda generazione
- Apple Watch SE: processore S5 e componente di archiviazione sicura di seconda generazione
- iPad (8a generazione): processore A12 e componente di archiviazione sicura di seconda generazione
Questa sembra essere una contromisura contro i dispositivi di cracking delle password, come GrayKey, che tentano di entrare negli iPhone utilizzando exploit che consentono infiniti tentativi di password errate.
È insolito per Apple cambiare un componente nei suoi chip a metà della produzione, ma probabilmente la società ha ritenuto l’aggiornamento della sicurezza abbastanza importante da integrarlo in tutti i nuovi dispositivi a partire dallo scorso autunno, piuttosto che solo sui dispositivi con chip A14 e S6.
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