In un’intervista con CNN Business, Tim Sweeney, CEO di Epic Games, afferma che la sua azienda ha preparato la causa contro Apple per diversi mesi.
Ad Agosto, Epic ha lanciato un attacco contro Apple dopo che quest’ultima ha rimosso Fortnite dall’App Store, a causa di un metodo di pagamento diretto per gli acquisti in-app. La politica dell’App Store richiede che tutte le app utilizzino il proprio sistema per gli acquisti in-app, con Apple che trattiene una commissione del 30% per tutti gli acquisti effettuati.
Nell’intervista, Sweeney afferma che Epic “ha trascorso mesi” a sviluppare e preparare la sua causa contro Apple, nome in codice “Project Liberty“. Come possiamo ben intuire dal nome, la causa ha lo scopo di aprire ulteriormente le piattaforme di Apple per gli sviluppatori più piccoli, fornendo loro “libertà”.
Nonostante il focus della causa sia la politica di commissione del 30% dell’App Store, Sweeney afferma che in realtà crede che le piattaforme aperte siano “la chiave per il libero mercato e il futuro dell’informatica”.
“La frustrazione di Epic nei confronti di Apple in particolare, e in una certa misura Google, si era accumulata da almeno tre anni”, ha detto Sweeney a CNN Business . “Da quando Fortnite è cresciuto fino ad avere un vasto pubblico, ci siamo sentiti soffocati da diverse cose.”
“Sono cresciuto in un’epoca in cui chiunque poteva creare software. Il mio primo computer era un Apple II, lo accendevo e si presentava con un prompt del linguaggio di programmazione. Ho sempre pensato che le piattaforme aperte sono la chiave per il libero mercato e il futuro dell’informatica”.
Sweeney non ha voluto rivelare il costo della controversia in termini di spese legali o di mancate vendite tramite l’App Store e il Google Play. Tuttavia, ha riferito che la disputa con Apple sta costando “un sacco di tempo” per i dirigenti.
Le due società si affronteranno in tribunale a Luglio.
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