Bloomberg ha pubblicato un articolo approfondito sull’ascesa di Apple sotto la guida di Tim Cook, coprendo diversi attributi del CEO che ha preso il posto di Steve Jobs, incluso il suo acume diplomatico, abilità operativa, occhio per dettagli e la capacità di rendere Apple una delle più grandi aziende nella storia del business moderno.
L’articolo tratta una serie di argomenti nella storia recente dell’ascesa fulminea di Apple sotto la guida di Cook, comprese le sensibilità politiche dell’outsourcing della produzione in Cina, il rapporto del CEO con gli attuali ed ex presidenti degli Stati Uniti, il suo approccio attento ai costi dei nuovi prodotti e le difficoltà strategiche nella gestione della diversificazione dei prodotti Apple in una catena di fornitura che abbraccia tutto il mondo.
Altri punti salienti includono:
- La risposta schietta di Steve Jobs quando il presidente Obama gli ha chiesto perché Apple non potesse produrre l’ iPhone negli Stati Uniti;
- L’implacabile etica del lavoro di Tim Cook;
- L’improbabile amicizia di Cook con il presidente Trump e il silenzio di Apple di fronte alle falsità propagate dall’ex presidente sul ritorno della produzione Apple negli Stati Uniti;
- L’allarme dei responsabili della supply chain quando hanno visto il progetto iniziale del Mac Pro del 2013;
- Pressioni interne ad Apple per separarsi dalla Cina per censura, violazioni dei diritti umani e critiche sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche del paese;
- Il continuo successo di Apple di fronte alla crisi sanitaria globale;
La reazione di Apple contro le affermazioni sul “potere di monopolio” dell’azienda e la sua faida in corso con grandi sviluppatori e piattaforme di social media come Spotify, Epic Games e Facebook.
Potete dare un’occhiata all’articolo completo su Bloomberg.
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