Gli utenti sono favorevoli alla posizione di Apple sulla privacy, ma un nuovo sondaggio afferma che la maggior parte sta accettando di consentire il monitoraggio se non devono pagare per contenuti o funzionalità delle app e non solo.
Come ben sappiamo, presto Apple richiederà alle app di ottenere il permesso dagli utenti per raccogliere il loro identificatore pubblicitario casuale (noto come “Identifier for Advertisers” o “IDFA”), che gli inserzionisti utilizzano per fornire annunci personalizzati e monitorare l’efficacia delle loro campagne. In particolare, agli utenti verrà presentata una richiesta per consentire o negare il tracciamento, se necessario, all’apertura di app su iOS 14, iPadOS 14 e tvOS 14, come parte della politica Apple Tracking Transparency (ATT) .
In un sondaggio condotto da SellCell su oltre 2.000 proprietari di iPhone e iPad negli Stati Uniti , il 72% degli utenti era a conoscenza delle modifiche alla privacy di Apple negli aggiornamenti di iOS e iPadOS. Il gruppo ha anche espresso preoccupazione per le pratiche di monitoraggio di siti Web e app, con il 65% che ha affermato di essere “estremamente” o “molto preoccupato”. Solo il 14% ha affermato di non essere affatto preoccupato dal monitoraggio.
Nelle domande relative alle imminenti funzionalità di tracciamento anti-pubblicità, il 35% ha affermato di essere favorevole al tracciamento per consentire annunci personalizzati in base ai propri interessi, mentre il 65% preferirebbe annunci generici.
Il 59% degli utenti, invece, acconsentirebbe al monitoraggio se è l’unico modo per l’app di fornire contenuti pertinenti per l’utente. Inoltre, il 74% opterebbe per il monitoraggio se “significa non dover pagare per contenuti o funzionalità attualmente gratuiti”. La percentuale scende al 48% se accettare significasse “non perdere l’accesso ai contenuti o alle funzionalità” che attualmente amano utilizzare.
L’aggiunta delle etichette sulla privacy sull’App Store potrebbe influire sul fatto che gli utenti scarichino o meno un’app, poiché il 57% ha indicato che non scaricherà app che raccolgono “troppe informazioni personali come la posizione o le informazioni finanziarie”.
Per quanto riguarda l’approccio di Apple con le nuove politiche sulla privacy, il 65% è d’accordo con le modifiche, mentre il 23% pensava che Apple stesse “andando troppo oltre”.
I risultati del sondaggio suggeriscono che, sebbene gli utenti siano desiderosi di mantenere la loro privacy dalle aziende online che monitorano le loro attività su Internet e nelle app, potrebbe essere sufficiente un compromesso per consentire loro di mantenere attive le loro funzionalità preferite delle app.
Nel frattempo Facebook ha minacciato di intentare una causa antitrust sulle politiche dell’App Store e sulle modifiche al tracciamento degli annunci, come potenziale escalation contro l’implementazione delle funzionalità da parte di Apple.
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