Apple è stata citata in giudizio dalla Coalition for a Safer Web per non aver rimosso Telegram dall’App Store.
Archiviata domenica presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California, la causa dell’ambasciatore Marc Ginsberg e della Coalition for a Safer Web accusa Apple di consentire a Telegram di essere disponibile nell’App Store. Questo “nonostante Apple sappia che Telegram viene utilizzato per intimidire e minacciare il pubblico”.
Presentata come “organizzazione di difesa non di parte e senza scopo di lucro” per forzare la rimozione di contenuti estremisti e terroristici dalle piattaforme di social media, la Coalizione afferma che Apple non sta seguendo le proprie politiche e linee guida relative ai contenuti delle app in relazione a Telegram. In tal modo, la società consente agli utenti più malintenzionati della piattaforma di continuare le loro attività.
La causa arriva alla fine di una settimana in cui Apple e Google hanno rimosso Parler dai rispettivi store per non aver gestito il contenuto nell’app generato dai suoi utenti. L’app sarebbe stata utilizzata per pianificare e coordinare attività illegali a Washington DC, inclusa l’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti.
In effetti, la causa sta facendo pressioni su Apple affinché esamini attentamente Telegram al fine di rimuovere la piattaforma dall’app di messaggistica crittografata, per aver presumibilmente svolto attività simili.
Secondo un comunicato stampa del CSW del giugno 2020 citato dalla causa, Telegram viene utilizzato come “canale di comunicazione per il governo russo e per i gruppi nazionalisti neo-nazisti e bianchi affiliati, seminando disinformazione e divisione razziale negli Stati Uniti e in Europa.”
A luglio, Ginsberg ha anche scritto al CEO di Apple Tim Cook a nome del CSW, chiedendo che la piattaforma di messaggistica venisse temporaneamente rimossa dalla piattaforma, a causa del suo ruolo di “incitamento alla violenza estremista”.
C’è anche l’accusa che “i gruppi anti-neri e antisemiti hanno apertamente utilizzato il social con poca o nessuna moderazione dei contenuti da parte della direzione di Telegram”. Nonostante gli avvertimenti del CSW e le notizie dei media sull’app, Apple “non ha intrapreso alcuna azione contro Telegram paragonabile all’azione che ha intrapreso contro Parler per costringere la piattaforma a migliorare le sue politiche di moderazione dei contenuti”.
La causa sostiene anche che Telegram viene utilizzato per coordinare e incitare alla violenza estrema prima dell’insediamento del presidente eletto Joe Biden. “Alcuni utenti hanno invitato i seguaci ad abbandonare i piani per una seconda protesta a Washington a favore di attacchi a sorpresa a livello nazionale”, afferma il deposito.
La causa cita anche un’ingiustizia nel modo in cui Apple applica le sue regole, citando sia la rimozione di Parler che quella di Fortnite di Epic Games, per aver violato le sue linee guida. Inoltre, si vocifera anche che l’utilizzo di Telegram violi le linee guida dell’App Store dal lancio dell’app nel 2013, in vari modi.
La causa richiede un processo con giuria e chiede al tribunale di un’ingiunzione che vieta Telegram dall’App Store fino a quando non sarà conforme alle linee guida di Apple.
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