La Coalition for App Fairness è stata costituita a settembre da Epic Games, Spotify, Tile e altri. L’obiettivo è attirare l’attenzione sui loro problemi con le pratiche dell’App Store di Apple per creare il cambiamento.
A partire da oggi, i principali editori statunitensi tra cui The New York Times, NPR, ESPN, The Washington Post, Bloomberg e molti altri si sono uniti alla coalizione per spingere contro quella che l’organizzazione chiama la “tassa Apple”.
La Digital Content Next, che rappresenta il settore delle notizie e dei media negli Stati Uniti e raggiunge complessivamente un pubblico di oltre 233 milioni di visitatori unici e il 100% della popolazione online statunitense, afferma che i suoi editori forniscono l’accesso ai contenuti su un modello basato su abbonamento, sul quale Apple “ha un grave impatto fungendo da intermediario”.
L’argomento dell’organizzazione è che Apple costringe gli editori a utilizzare pagamenti in-app per servizi come gli abbonamenti. Di conseguenza, alcuni di questi devono aumentare i prezzi per tenere conto della cosiddetta “tassa Apple”, o commissione, su questi acquisti.
Circa un mese fa, Apple ha ridotto le commissioni al 15% per gli sviluppatori che guadagnano meno di 1 milione di dollari all’anno sull’App Store, ma nonostante ciò la società continua a ricevere critiche da coloro che guadagno più della suddetta cifra.
La Coalition for App Fairness ha affermato che l’adesione del gruppo di editori della Digital Content Next, darà maggiore forza alla loro battaglia contro Apple.
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