Oggi, l’Autorità olandese per i consumatori e i mercati (ACM) ha annunciato un’indagine sulle piattaforme contactless su smartphone e sull’accesso che le app di pagamento hanno alle funzionalità NFC.
Secondo ACM, il software presente su alcuni smartphone “consente solo all’app di pagamento dello sviluppatore di connettersi alla comunicazione NFC”, impedendo anche alle app di pagamento di terze parti di utilizzare le funzionalità NFC.
Apple non è espressamente menzionata nel comunicato stampa, né lo sono altri produttori di smartphone, ma su iPhone Apple Pay è l’unico metodo di pagamento in grado di utilizzare l’NFC. Il gigante tecnologico non consente ad altre app di utilizzare la suddetta funzionalità, il che ha portato a controversie con alcune banche e istituzioni finanziarie.
In Australia, ad esempio, le banche hanno presentato una petizione alla Australian Competition and Consumer Commission nel tentativo di negoziare con Apple su Apple Pay. Le banche volevano l’accesso aperto per la funzione NFC sugli iPhone. Tuttavia, l’iniziativa non è andata a buon fine e l’NFC continua ad essere limitato ad Apple Pay sui dispositivi Apple.
L’Autorità olandese per i consumatori e i mercati afferma che limitare l’NFC sugli smartphone “potrebbe soffocare l’innovazione delle app di pagamento” e ridurre la libertà di scelta per consumatori e aziende.
L’ACM prevede di verificare se la limitazione dell’accesso delle app di pagamento all’NFC riduca effettivamente la libertà di scelta. In questo caso, l’autorità potrebbe anche sanzionare la società.
Come sottolinea Bloomberg , Apple Pay è anche oggetto di indagine da parte della Commissione europea per determinare se i termini, le condizioni e altre misure di Apple relative all’uso del servizio soffocano la concorrenza e riducano la scelta e l’innovazione. Anche la CE teme che Apple Pay sia l’unica soluzione di pagamento mobile in grado di accedere alla funzionalità NFC per i pagamenti sui dispositivi Apple.
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