Una causa antitrust intentata ad Apple da Blix Inc. è stata archiviata da un giudice federale, in quella che sembra essere una grave battuta d’arresto per gli sviluppatori che accusano la società di soffocare la concorrenza nel suo App Store.
Nel giugno 2019, BlueMail è stato rimosso dal Mac App Store dopo che Apple ha riscontrato che l’app violava diverse Linee guida per la revisione dell’App Store, tra cui la “proposta di ignorare le protezioni di sicurezza dei dati di base che possono esporre i computer degli utenti a malware che possono danneggiare i loro Mac e minacciano la loro privacy”. Pochi giorni dopo, l’app è tornata sullo store.
Blix Inc., sviluppatore dell’app di posta elettronica BlueMail, ha quindi intentato una causa accusando Apple di manipolare i risultati della ricerca nei suoi App Store iOS e macOS per sopprimere la concorrenza di terze parti e spingere i consumatori verso le proprie app. Blix ha anche affermato che Apple ha copiato la tecnologia di messaggistica brevettata per la sua funzione “Accedi con Apple” prima di rimuovere BlueMail dall’App Store.
Il giudice Leonard P. Stark della Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto del Delaware ha respinto le accuse, concludendo che Blix non aveva fornito prove dirette o indirette del potere di monopolio di Apple o della condotta anticoncorrenziale in violazione dello Sherman Act.
Inoltre, il giudice ha anche affermato che le accuse di condotta anticoncorrenziale di Blix non sono andate a buon fine perché la società stessa ha dimostrato che l’App Store non è essenziale per il successo di BlueMail. Blix ha detto alla corte che l’app aveva ottenuto il successo su una vasta gamma di piattaforme ed è stata venduta sul mercato per cinque anni prima di approdare sull’App Store.
Infine, il giudice Stark ha respinto anche le accuse di violazione di brevetto.
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