Il Regno Unito sta creando un nuovo organismo di regolamentazione, che ha l’obiettivo di “applicare un nuovo codice per governare il comportamento delle piattaforme che attualmente dominano il mercato”.
Annunciato durante la mattinata, lo scopo della nuova agenzia è quello di “supervisionare un regime pro-concorrenza per le piattaforme, comprese quelle finanziate dalla pubblicità digitale”. Il governo ritiene che, in tal modo, il codice di condotta che verrà applicato migliorerà la scelta dei consumatori, darà agli utenti un maggiore controllo su come vengono utilizzati i loro dati e darà impulso alle piccole imprese online.
Inoltre, l’agenzia dovrebbe essere in grado di “supportare la sostenibilità del settore dell’editoria di notizie”. Il governo afferma che ciò avverrà a causa di un “riequilibrio” del rapporto tra piattaforme online ed editori originali.
“Il predominio delle grandi aziende tecnologiche sta portando a meno innovazione, prezzi pubblicitari più elevati e meno scelta e controllo per i consumatori”, ha affermato Alok Sharma. “Il nostro nuovo regime a favore della concorrenza per i mercati digitali garantirà ai consumatori la possibilità di scelta e consentirà alle piccole imprese di non essere messe da parte”.
La nuova unità Digital Markets entrerà in funzione nell’aprile 2021. Il gruppo sarà formato dal lavoro della Taskforce sui mercati digitali che è stata istituita nel marzo 2020 dall’agenzia per la protezione dei consumatori del paese, in risposta alle accuse di grandi azioni antitrust tecnologiche nel paese.
Da tali indagini è emerso che Google ha un potere di mercato significativo nel mercato della ricerca generale e nella pubblicità associata alla ricerca. In aggiunta, è stato scoperto che Facebook ha un potere di mercato significativo nel settore dei social media e nel display advertising.
Il governo del Regno Unito ha riferito ad AppleInsider che l’agenzia sarà responsabile della regolamentazione di tutte le grandi società tecnologiche che operano nel paese, tra cui Apple, Microsoft, oltre alle già citate Facebook e Google.
Infine, il governo ha affermato che le aziende dovranno essere più trasparenti su come utilizzano i dati dei consumatori e le restrizioni che rendono difficile l’utilizzo di piattaforme rivali saranno bandite e che le regole sosterranno anche l’industria dell’informazione, riequilibrando il rapporto tra editori e piattaforme.
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