Mentre l’Europa continua a pianificare una tassa digitale per le grandi società tecnologiche, la Francia ha effettuato le proprie richieste indipendenti.
Secondo il Financial Times, le autorità francesi hanno richiesto alle aziende, tra cui Amazon e Facebook, il pagamento delle tasse per il 2020. Non è noto se Apple abbia ricevuto tale richiesta.
“Non possiamo aspettare oltre e le società tecnologiche sono le grandi vincitrici della pandemia”, ha dichiarato un funzionario francese. “Il fatturato delle Big Tech sta aumentando vertiginosamente e non hanno pagato tasse neanche prima della pandemia”.
Il paese ha affermato che affronterà questo problema imponendo una tassa del 3% sulle cosiddette società GAFA: Google, Apple, Facebook e Amazon.
Inizialmente, la Francia aveva annunciato questa nuova tassa nel dicembre 2018, ma ha accettato di posticiparne l’introduzione. Sia la Francia che gli Stati Uniti, sede di tutte e quattro le società “GAFA”, avevano inizialmente concordato di concedere all’OCSE europeo il tempo per elaborare un piano internazionale.
Sono state presentate varie proposte di accordi internazionali, progettate per garantire un trattamento fiscale coerente in tutti i paesi. In primo luogo, l’Unione Europea ha proposto un approccio unificato in tutta Europa. Successivamente, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha affermato che concorderà regole globali che si applicheranno a 137 paesi.
Il CEO di Apple Tim Cook ha sostenuto l’approccio dell’OCSE e all’inizio dell’anno sono iniziati i lavori per sviluppare queste regole.
Sebbene la Francia avesse inizialmente dichiarato che sarebbe stata felice di aspettare un accordo internazionale, la situazione è cambiata da quando è arrivato il coronavirus e la conseguente crisi finanziaria. Il paese ha successivamente riferito che sarebbe andata avanti entro la fine dell’anno con o senza un accordo OCSE e, oggi, ha introdotto tale tassa.
In risposta all’introduzione delle Digital Tax da parte della Francia, il Financial Times riporta che gli Stati Uniti potrebbero introdurre dazi su alcuni prodotti francesi. Gli Stati Uniti avevano precedentemente considerato dazi del 100% su champagne e formaggio e ora si vocifera che stiano prendendo in considerazione di introdurre tariffe del 25% su borse e trucchi francesi.
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