In seguito alla dichiarazione di Apple di essere “pienamente impegnata” per la sua funzione di anti-tracciamento, Craig Federighi ha sostenuto l’azienda affermando che la funzionalità fa parte di quelli che sono sempre stati i valori fondamentali di Apple e crede che alla fine non danneggerà gli inserzionisti.
“Abbiamo introdotto la funzione diversi anni fa, e all’epoca parti del settore pubblicitario affermarono che la loro attività sarebbe stata distrutta dal fatto che non potevano tracciare tutti. Se si guarda a cosa è successo all’industria, tutto ciò non è mai successo. Inoltre, abbiamo anche protetto la privacy degli utenti”.
Inoltre, Federighi afferma che la decisione di Apple di ritardare il lancio della funzione fino all’inizio del 2021 è stata interamente dovuta a problemi tecnici.
Finora, gli sviluppatori di app hanno utilizzato l’IDFA per indirizzare gli annunci agli utenti e monitorare il rendimento degli annunci su diversi dispositivi. Tuttavia, l’anno prossimo le app dovranno richiedere il consenso dell’utente prima che l’IDFA possa essere utilizzato per monitorare il comportamento e le preferenze degli utenti su app e siti Web.
Infine, il dirigente sostiene che Apple abbia già creato l’SKAdNetwork, un sistema alternativo per fornire agli inserzionisti informazioni che non compromettono gli utenti.
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