Un gruppo con sede a Vienna chiamato NOYB (“None Of Your Business”) ha presentato due reclami alle autorità per la protezione dei dati In Germania e Spagna, chiedendo loro di rendere illegale il servizio “Identifier for Advertisers” (IDFA) di Apple.
Ogni iPhone viene fornito con un identificatore univoco, che consente agli inserzionisti di monitorare le azioni degli utenti quando usano le app. Il gruppo sostiene che il servizio consente ad Apple ed a varie app di tracciare gli utenti e raccogliere dati senza il loro consenso.
“Con i nostri reclami vogliamo applicare un semplice principio: i tracker sono illegali, a meno che un utente non acconsenta liberamente”, ha affermato in una nota l’avvocato di NOYB Stefano Rossetti. “Gli smartphone sono il dispositivo più intimo per la maggior parte delle persone e devono essere privi di tracker per impostazione predefinita”.
Gli sviluppatori di app hanno utilizzato l’IDFA per indirizzare gli annunci agli utenti e monitorare il rendimento degli annunci su diversi dispositivi. Tuttavia, l’anno prossimo le app dovranno richiedere il consenso dell’utente prima che l’IDFA possa essere utilizzato per monitorare il comportamento e le preferenze degli utenti su app e siti Web.
La funzione è stato annunciata a giugno insieme a iOS 14 e inizialmente doveva arrivare insieme al nuovo aggiornamento, ma Apple ha deciso di ritardare il lancio della funzione anti-tracking fino al 2021 per “dare agli sviluppatori il tempo di apportare le modifiche necessarie.”
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