Ogni anno gli iPhone ottengono un aggiornamento al processore che li rende più veloci e performanti rispetto a quello precedente. Il 12 Pro non è da meno, anche se Apple non si è lasciata andare troppo sui dettagli durante l’evento di presentazione.
Ricorriamo quindi ai software di testing che ci permettono di ottenere un punteggio in base al quale possiamo trarre le nostre conclusioni.
Si parte con GeekBench dove l’iPhone 12 Pro ottiene un punteggio di 1605 in single-core e 4033 in multi-core. L’iPhone 11 Pro invece ha ottenuto 1328 in single-core e 3494 in multi-core.
Passiamo poi a JetStream 2, un bechmark che testa i Javascript e WebAssembly, ovvero la velocità degli applicativi basati sul web. Qui l’iPhone 12 Pro ha ottenuto 182.619 punti, molti di più rispetto ai 156.726 punti dell’11 Pro.
Continuiamo con 3DMark, dove si testa la grafica nei rendering 3D. Qui non è l’iPhone 12 Pro ad avere la meglio ma l’iPhone 11 Pro. Il primo infatti, ha totalizzato 6628 punti con un frame rate di 39fps, il secondo è arrivato a 7120 punti con 42 fps. Non si tratta di un errore, è stata Apple ad intervenire in questo settore con il Thermal Throttling.
Il Thermal Throttling, tradotto letteralmente con “limitazione termica”, è un processo che coinvolge principalmente scheda video e processore. Consiste nella riduzione automatica delle frequenze di clock al fine di risolvere il surriscaldamento. Infatti, maggiori sono le frequenze a cui una componente lavora e maggiori saranno le temperature, come è facile intuire. Le alte temperature possono danneggiare i componenti e per prevenire tutto questo Apple ha limitato le frequenze di clock su iPhone 12 Pro che potenzialmente potrebbero raggiungere livelli maggiori dell’11 Pro. Il risultato è un frame rate più basso durante l’elaborazione di complesse grafiche, ma una maggiore sicurezza a livello generale.
Infatti, durante il test, l’iPhone 11 Pro si è surriscaldato abbastanza, lavorando ad un clock più elevato, mentre l’iPhone 12 Pro è rimasto un po’ più freddo. Anche lo stress test finale conferma la questione temperatura e la limitazione di Apple fa in modo che il dispositivo non si danneggi dall’interno nè comprometta troppo la batteria.
Il video integrale con i vari test, che comprendono anche il Note 20 Ultra ed il Google Pixel 5, lo trovate qui sotto:
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