Apple, insieme ad altre società come Amazon, Google e Facebook, entra a far parte di una lista di aziende tecnologiche dell’UE che saranno soggette a normative molto più severe a causa del loro dominio sul mercato.
I regolatori dell’UE, che stanno cercando nuovi poteri per controllare la Big Tech in Europa, stanno attualmente stilando una “lista nera”. Le società presenti in questa particolare lista saranno soggette a regole più rigorose nel tentativo di limitare il loro potere di mercato. Inoltre, queste aziende potrebbero dover affrontare nuove norme che potrebbero costringerle a essere più trasparenti sulle informazioni che raccolgono.
Un focus particolare sarà sulle cosiddette società “gatekeeper”, che hanno il potere di tenere i concorrenti lontani dalle loro piattaforme o di imporre condizioni per rendere loro più difficile competere. Spotify, ad esempio, accusa Apple di pratiche anticoncorrenziali perché consente agli utenti di Apple Music di iscriversi al servizio direttamente dall’app al termine di una prova gratuita.
Gli utenti di Spotify, al contrario, non possono farlo senza che il produttore di iPhone prenda una commissione del 30% riducendo drasticamente le entrate della società concorrente. Proprio per questo motivo, l’UE potrebbe costringere Apple a rendere l’App Store un’attività completamente separata.
Così facendo, Apple Music dovrebbe pagare la stessa commissione del 30%, oppure l’azienda potrebbe rimuovere completamente la commissione per tutte le app di musica in streaming.
L’UE sta anche elaborando nuove regole per una revisione dei regolamenti di Internet in Europa. Le proposte per il cosiddetto Digital Services Act, che potrebbe arrivare a Dicembre, cercheranno di attribuire maggiore responsabilità alle piattaforme Internet per la sorveglianza dei contenuti illegali sulle loro piattaforme, nonché dei prodotti venduti.
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