Apple ha rilasciato una dichiarazione formale in cui afferma gli impegni della sua azienda per i diritti umani e la libertà di parola.
La società afferma di credere nell’importanza fondamentale di una società aperta e che “il modo migliore per continuare a promuovere l’apertura è rimanere impegnati, anche laddove potremmo non essere d’accordo con le leggi di un paese“.
Il documento di quattro pagine formalizza l’impegno di Apple a “rispettare i diritti umani di tutti coloro che raggiungiamo attraverso i nostri dispositivi“, ma ammette che la società è “tenuta a rispettare le leggi locali“, anche se non menziona un paese in particolare.
“Laddove la legge nazionale e gli standard internazionali sui diritti umani differiscono, seguiamo gli standard più elevati. Laddove sono in conflitto, rispettiamo la legge nazionale mentre cerchiamo di rispettare i principi dei diritti umani internazionalmente riconosciuti”.
Come notato, la mossa arriva dopo le pesanti critiche rivolte ad Apple per essersi sottomessa ad alcuni governi, come Cina e Russia, su questioni che molti considerano relative ai diritti umani.
In passato, un gruppo di investitori aveva espresso preoccupazioni su quanto Apple si opponga alle richieste di censura della Cina, come la rimozione di app VPN dall’App Store o lo spostamento dei dati iCloud dei cittadini nei data center controllati dalla Cina.
Tuttavia, la nuova dichiarazione di Apple non significa davvero che cambierà il modo in cui opera. L’azienda afferma che seguirà le leggi locali come ha sempre fatto, il che significa che dovrà continuare a bloccare l’iPhone e altri dispositivi Apple in Cina, fino a quando le leggi cinesi non cambieranno.
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