Secondo Medianama, oggi l‘India ha bannato 118 app cinesi, incluso il popolare gioco PUBG Mobile.
Le app sono state accusate di essere coinvolte in attività “pregiudizievoli per la sovranità e l’integrità dell’India, difesa dell’India, sicurezza dello stato e dell’ordine pubblico” dal ministero indiano dell’elettronica e dell’informatica.
Finora, il governo indiano ha vietato 224 app, principalmente a causa di implicite preoccupazioni di sicurezza per quanto riguarda la proprietà cinese. A Giugno, il Paese ha bandito 59 app tra cui TikTok e WeChat e ne ha bandite altre 47 nel mese di Luglio.
“Il Ministero dell’elettronica e della tecnologia dell’informazione ha ricevuto molti reclami da varie fonti, tra cui diversi rapporti sull’uso improprio di alcune app mobili disponibili sulle piattaforme Android e iOS per il furto e la trasmissione di nascosto dei dati degli utenti in modo non autorizzato a server che si trovano al di fuori dell’India.
La raccolta di questi dati, la loro estrazione e profilazione da parte di elementi ostili alla sicurezza nazionale e alla difesa dell’India, che alla fine incidono sulla sovranità e integrità del Paese, è una questione di profonda e immediata preoccupazione che richiede misure di emergenza”, ha affermato il Ministero.
Sulla base di informazioni “credibili“, che evidenziano la funzionalità incorporata nelle app che consentivano “pratiche di raccolta dati“, le app sono state ritenute dal Ministero “una grave minaccia per la sicurezza dello Stato“.
Le preoccupazioni sulle pratiche di raccolta dati non autorizzate su iOS sono considerate della stessa gravità di quelle su Android. Apple e Google saranno ora costrette a rimuovere le app dai rispettivi app store, con effetto immediato.
Una commissione parlamentare permanente ha discusso specificamente della necessità di vietare PUBG Mobile a luglio. Il titolo è di proprietà della società tecnologica cinese Tencent, che è stata probabilmente la ragione della sua inclusione nel divieto.
PUBG era tra i giochi più popolari in India prima del divieto ed il paese era anche uno dei più grandi mercati per TikTok. L’elenco esteso delle app ban include anche due app VPN che offrivano l’accesso a TikTok.
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