Apple ha pagato 9,7 milioni di dollari per risolvere una Class Action relativa ad alcuni difetti di progettazione delle PowerBeats 2, rilasciate dal produttore di iPhone nel 2015.
La denuncia iniziale, presentata alla Corte Superiore della California dai querelanti Latanya Simmons e Kevin Tobin per conto di una Class Action formata dai proprietari delle Powerbeats 2 nel 2017, riguardava alcuni difetti sulla robustezza, impermeabilità e durata della batteria del prodotto.
I querelanti hanno affermato che Apple ha riportato informazioni false sulla durata della batteria e sulla resistenza al sudore e all’acqua delle PowerBeats 2.
Apple ha negato le accuse e il caso non è arriva in giudizio poiché le parti hanno raggiunto un accordo che vedrà la società di Cupertino pagare 9,7 milioni di dollari.
La cifra verrà suddivisa tra tutti i membri della Class Action che inviano i moduli di richiesta dopo il pagamento delle spese legali e dei relativi costi.
I clienti che hanno acquistato nuovi auricolari Powerbeats 2 prima del 7 Agosto 2020 possono richiedere il pagamento dopo che è stato approvato dalla Corte superiore dello Stato della California.
I richiedenti hanno diritto a un pagamento massimo di 189 dollari moltiplicato per il numero di prove di acquisto valide. L’avvocato dei querelanti stima che il moltiplicatore di punti sarà di circa 38 dollari, il che significa che i richiedenti senza prova d’acquisto riceveranno la suddetta cifra, mentre quelli con prova d’acquisto o riparazione in garanzia riceveranno 76 dollari.
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