La scorsa settimana, più startup in Corea hanno chiesto un’indagine sulle pratiche di acquisto in-app di Apple e Google.
Ora, il Korea Herald ha confermato che il Ministero della Scienza coreano e l’ITC avvieranno un’indagine per esaminare le “commissioni eccessive” delle due società.
L’indagine esaminerà le tariffe della piattaforma, i sistemi di pagamento e se Apple e Google abbiano violato le leggi coreane che vietano agli operatori di servizi tecnologici di ostacolare gli utenti nella scelta dei servizi.
Apple e Google rappresentavano l’87,8% del mercato coreano delle app nel 2019 e la questione è effettivamente una controversia antitrust. La petizione originale, presentata da un’alleanza di sviluppatori di app e piccole aziende, affermava che gli operatori di piattaforme stanno usando la loro immensa quota di mercato per non dare agli sviluppatori altra scelta che sottoporsi a commissioni elevate.
Hanno inoltre spiegato che Apple ha costretto gli sviluppatori a utilizzare il loro specifico sistema di acquisto in-app dal 2011, attraverso il quale la società prende una commissione del 30%.
Google richiede che le app di gioco in Corea utilizzino il proprio modulo di acquisto in-app e aggiunge un’ulteriore commissione del 30% per il solo gioco. Secondo quanto riferito, Google prevede di espandere le restrizioni sugli sviluppatori e richiedere una commissione del 30% su webtoons, streaming musicale ed e-book.
“Il ministero monitorerà attentamente e preparerà politiche in grado di far fronte alla crescente influenza dei fornitori di piattaforme”, ha detto un portavoce del Ministero della Scienza e dell’ITC. “Il ministero fungerà anche da intermediario tra sviluppatori e operatori della piattaforma per garantire i diritti degli utenti”.
Il ministero ha stabilito piani per raccogliere opinioni dagli sviluppatori di app locali e da fonti di mercato più piccole, per verificare se le tariffe della piattaforma delle società stanno ostacolando ingiustamente gli operatori del settore e, a loro volta, aumentando i prezzi per i consumatori.
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