I servizi segreti degli Stati Uniti, hanno acquistato i dati sulla posizione degli smartphone raccolti da app popolari. La richiesta è documentata da un contratto rivelato da FOIA (Freedom of Information Act).
Dal rapporto di Motherboard:
Diverse agenzie governative hanno firmato accordi per milioni di dollari con il broker di dati Babel Street, dopo che la società ha lanciato il suo prodotto Locate X. Diverse fonti hanno riferito al sito che Locate X tiene traccia della posizione dei dispositivi in modo anonimo, utilizzando i dati raccolti dalle app popolari installate sui telefoni delle persone.
Inoltre, sono stati scovati documenti pubblici che mostravano che la US Customs and Border Protection (CBP) ha acquistato Locate X. Un ex dipendente di Babel Street ha detto alla pubblicazione che i servizi segreti hanno utilizzato la suddetta tecnologia.
Molte app raccolgono dati sulla posizione, anche se i requisiti della privacy di iOS implicano che devono chiedere l’autorizzazione dell’utente ed i proprietari di iPhone hanno la possibilità di negare, consentire una volta, consentire solo quando l’app è in esecuzione o consentire sempre. Tuttavia, le app spesso non riescono a chiarire correttamente tutti i modi in cui utilizzano i dati, soprattutto quando li vendono a broker di dati che poi li rivendono ad altre società o agenzie governative.
Il senatore democratico Ron Wyden afferma che tali acquisti di dati sono un abuso del 4° emendamento:
Le forze dell’ordine in genere richiedono un mandato o un ordine del tribunale per obbligare un’azienda a fornire dati sulla posizione per un’indagine. Molte agenzie hanno presentato i cosiddetti mandati di posizione inversa per chiedere a Google di fornire informazioni su quali dispositivi Android si trovassero in una determinata area in un determinato momento, ad esempio. Ma un’agenzia non ha bisogno di cercare un mandato quando invece acquista semplicemente i dati.
Il senatore Wyden, sta progettando una legislazione che bloccherebbe tali acquisti:
“È chiaro che più agenzie federali si sono rivolte all’acquisto dei dati degli americani per aggirare i diritti del quarto emendamento. Sto redigendo una legislazione per chiudere questa scappatoia e garantire che il Quarto Emendamento non sia in vendita”.
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