Apple, il mese scorso ha presentato il nuovo Find My Network Accessory Program, creato per consentire ai prodotti di terze parti di integrare i propri accessori con l’app Dov’è. Il programma lanciato da Apple, consente alla società di evitare di essere accusata di monopolizzare il mercato dei tracker Bluetooth, una volta che lancerà gli AirTag.
Attraverso un nuovo rapporto,The Washington Post riferisce che ci sono più aspetti di questo programma che non sono stati precedentemente dettagliati, tra cui regole molto rigorose per le società di terze parti che utilizzano l’app Dov’è.
Secondo uno sviluppatore anonimo che ha condiviso un PDF segreto di 50 pagine di Apple su “Find My“, ai clienti che utilizzano l’app di Apple per individuare un dispositivo verrà vietato l’utilizzo simultaneo di servizi di terze parti.
Sebbene i dettagli rimangano sparsi, ciò suggerisce che nonostante saremo in grado di utilizzare un tracker Tile con l’app Dov’è per individuare un oggetto smarrito, non avremo la possibilità di utilizzare l’app ufficiale del produttore per effettuare la stessa operazione.
Inoltre, a causa delle restrizioni di Apple nel consentire continuamente l’accesso alla posizione, ogni produttore dovrà chiedere a ciascun utente l’autorizzazione per ottenere la propria posizione, il che costituisce un grande ostacolo per i concorrenti.
Un altro problema messo in evidenza dagli sviluppatori, è l’accesso limitato all’antenna Bluetooth dell’iPhone e ad altre funzioni del dispositivo. Anche se l’app Dov’è può utilizzare questi componenti hardware ogni volta che è necessario, i software di terze parti possono utilizzare l’antenna Bluetooth entro determinate soglie e se gli sviluppatori superano i limiti prestabiliti da Apple, quest’ultima blocca l’accesso e impedisce al software di funzionare. Secondo questi sviluppatori, la società non li informa su quale sia la soglia specifica.
Iil portavoce Apple, Alex Kirschner, ha dichiarato che la società considera il suo programma di accessori di rete “Find My” utile per le aziende più piccole che non dispongono di risorse per costruire un servizio di ricerca della posizione:
“Se tu fossi un player più piccolo interessato ad entrare nello spazio di ricerca e non hai creato una rete di ricerca, questo ti consente di farlo “.
Apple ha negato che le sue politiche siano anticoncorrenziali.
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