Sia WhatsApp che Telegram hanno annunciato che, almeno per il momento, non consegneranno i dati degli utenti alle autorità di Hong Kong.
La decisione delle due piattaforme di messaggistica instantanea, arriva dopo che la Cina ha introdotto una nuova legge sulla “sicurezza nazionale” che vieta le critiche contro il governo cinese.
I residenti di Hong Kong, che hanno criticato la Cina, temono che i loro messaggi sui social media possano ora essere usati come motivo di arresto e reclusione.
I servizi di messaggistica crittografata sono un modo popolare per i manifestanti di comunicare. Poiché entrambi i messaggi di WhatsApp e Telegram utilizzano la crittografia end-to-end, i servizi non possono in alcun caso rivelare il contenuto del messaggio, ma il timore è che le autorità cinesi possano infiltrarsi nei gruppi di messaggistica utilizzati dai manifestanti e quindi cercare informazioni sul titolare dell’account.
Il WSJ riferisce che per il momento entrambi i servizi di messaggistica rifiuteranno tali richieste dal governo cinese.
WhatsApp ha sospeso l’elaborazione delle richieste di dati degli utenti da parte delle forze dell’ordine di Hong Kong a seguito dell’imposizione cinese di una legge di sicurezza nazionale sulla città.
“La società sta “sospendendo” tali richieste in attesa di un’ulteriore valutazione dell’impatto della legge sulla sicurezza nazionale”, ha dichiarato un portavoce di WhatsApp in risposta a una domanda del Wall Street Journal.
Telegram, con sede a Dubai, ha dichiarato che non intende elaborare “qualsiasi richiesta di dati relativa ai suoi utenti di Hong Kong fino a quando non viene raggiunto un consenso internazionale in relazione ai cambiamenti politici in città.” Un rappresentante di Telegram ha dichiarato inoltre che la società “non ha mai condiviso dati con le autorità di Hong Kong in passato”.
È probabile che questa decisione metterà le due società in conflitto con il governo, che sta lavorando per bloccare internet ad Hong Kong nello stesso modo in cui fa nella Cina continentale. Potenzialmente, potrebbe comportare il divieto dei servizi di messaggistica ad Hong Kong.
Sarà interessante vedere se Apple prenderà una posizione simile, visto che anche Messaggi e FaceTime usano la crittografia end-to-end ed il colosso di Cupertino conserva i dati degli utenti.
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