Zoom ha annunciato che rafforzerà la crittografia delle videochiamate per aumentare la sicurezza degli utenti. Come riportato da Reuters, la società prevede di implementare questa crittografia più efficace solo per gli utenti Premium, non per quelli che utilizzano il livello gratuito del servizio.
Come abbiamo notato negli ultimi tre mesi, Zoom ha registrato un enorme aumento dell’utilizzo a causa della pandemia di COVID-19. Con questo aumento, tuttavia, è sorto un gran numero di problemi di privacy e sicurezza che sono stati tempestivamente corretti. La società ha implementato correzioni e modifiche alle politiche e ha ripetutamente sottolineato la sua nuova enfasi sulla privacy.
Secondo Reuters, Zoom ora prevede di “rafforzare la crittografia delle videochiamate ospitate da clienti e istituzioni paganti come le scuole“. Coloro che utilizzano il programma gratuitamente, tuttavia, non otterranno le nuove misure di crittografia.
All’inizio di questo mese Zoom ha acquisito Keybase, una startup specializzata nella condivisione di file e messaggi crittografati. Presumibilmente, questa è la tecnologia che diventerà la base delle videochiamate crittografate nel programma.
In un’intervista, il consulente per la sicurezza di Zoom Alex Stamos ha spiegato che i piani potrebbero ancora cambiare:
Stamos ha affermato che il piano era soggetto a modifiche e non era ancora chiaro quali, eventualmente, organizzazioni no profit o altri utenti, potessero beneficiare di account che consentissero videochiamate più sicure. Ha aggiunto che una combinazione di fattori tecnologici, di sicurezza e di business è stata inserita nel piano, che ha suscitato reazioni contrastanti da parte dei sostenitori della privacy.
Un portavoce di Zoom ha inoltremdichiarato:
“L’approccio di Zoom alla crittografia end-to-end è in gran parte un work in progress – tutto, dalla nostra bozza di progettazione crittografica, che è stata appena pubblicata la scorsa settimana, alle nostre discussioni continue su quali clienti si applicherebbero”.
Attualmente, solo le chat di Zoom sono effettivamente crittografae end-to-end, ma in teoria, il servizio potrebbe spiare videochiamate private o/e essere costretto a consegnare le registrazioni di tali chiamate a governi o forze dell’ordine in risposta a richieste legali.
Apple utilizza già la crittografia end-to-end per proteggere gli utenti FaceTime mentre i dati delle chiamate viaggiano tra due o più dispositivi e neanche Apple stessa può decrittografare la chiamata e/o ascoltare le conversazioni dell’utente.
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