La prima app che sfrutta l’API di notifica dell’esposizione sviluppata da Apple e Google è stata lanciata in Svizzera.
L’app si chiama “SwissCovid” e gli sviluppatori hanno rilasciato l’app in versione beta per i membri dell’esercito svizzero, gli impiegati ospedalieri e i dipendenti pubblici. L’app è stata testata e approvata dai parlamentari, e sarà implementata a livello pubblico a metà Giugno.
Le critiche dell’Italia
Anche la Lettonia prevede presto di introdurre un’app che utilizza l’API, ma altri paesi europei sono titubanti. I ministri degli affari digitali di Germania, Francia, Italia, Spagna e Portogallo hanno recentemente pubblicato una lettera congiunta che critica l’API Apple / Google, principalmente per l’approccio decentralizzato da dispositivo a dispositivo e la mancanza di dati sulla posizione.
“L’uso delle tecnologie digitali deve essere progettato in modo tale che noi, in quanto governi eletti democraticamente, lo valutiamo e lo giudichiamo accettabile per i nostri cittadini e conformemente ai nostri valori europei”, si legge nella lettera. “Riteniamo che sfidare questo diritto imponendo standard tecnici rappresenti un passo falso e un’occasione mancata per una collaborazione aperta tra i governi e il settore privato”.
In Lettonia, gli sviluppatori sperano di rilasciare l’API di notifica dell’esposizione a tutti entro giovedì perché non è richiesto un voto parlamentare.
La scorsa settimana Apple ha rilasciato l’API di notifica dell’esposizione come parte di iOS 13.5. La funzione “Notifica esposizione” in iOS 13.5 è disattivata per impostazione predefinita e non può essere utilizzata senza un’app creata da un’autorità sanitaria pubblica.
Alla luce di queste dichiarazioni, non sappiamo se Germania, Francia, Italia, Spagna e Portogallo alla fine decideranno di non utilizzare l’API di Apple e Google all’interno delle loro app di tracciamento di contatti.
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