Il mese scorso, Apple e Google hanno annunciato che stanno integrando le funzionalità di tracciamento dei contatti nei rispettivi sistemi operativi mobili.
Per Apple, integrare questa API ha richiesto il rilascio di un aggiornamento del firmware (iOS 13.5), mentre Google quest’oggi è riuscita a rendere disponibile la funzione su tutti gli smartphone Android.
Adesso entrambi i sistemi operativi forniscono le basi per il funzionamento delle applicazioni di tracciabilità attraverso le Notifiche di Esposizione. Naturalmente per funzionare bisogna sempre attendere il rilascio delle applicazioni ufficiali di ogni Paese. Per l’Italia, come ormai saprete, si chiamerà Immuni ed il rilascio è previsto entro un paio di giorni.
Nel frattempo giunge notizia che anche Germania, Svizzera, Lettonia ed Estonia utilizzeranno applicazioni basate sull’API di Apple-Google.
Cosa sono le notifiche di esposizione?
Storicamente, la tracciabilità dei contatti ha richiesto ai funzionari sanitari di chiedere ad una persona infetta un elenco di tutte le persone con cui è stata in contatto come mezzo per contattarle e incoraggiarle a sottoporsi a test o autoisolarsi. Apple e Google vogliono fornire un equivalente digitale per offrire ai governi un altro strumento per combattere il Coronavirus e aiutare a far ripartire in sicurezza la società.
Quando due persone si trovano a distanza ravvicinata, i loro telefoni si scambieranno e registreranno identificatori Bluetooth anonimi. Se a un individuo viene diagnosticato il COVID-19, il proprio dispositivo trasmetterà un elenco di tutti coloro con cui è stato in contatto con il cloud.
Il dispositivo dell’altra persona scaricherà periodicamente un elenco di tutti coloro che sono risultati positivi nella propria area. Se si verifica una corrispondenza, verranno avvisati e invitati a contattare le autorità sanitarie.
Come funziona?
In termini di privacy, nessun GPS o altri dati sulla posizione vengono registrati quando vengono scambiati identificatori anonimi e generati casualmente. I governi o le due società non sono a conoscenza dei luoghi che abbiamo frequentato. Inoltre, quando le persone ricevono avvisi che potrebbero essere state esposte al COVID-19, non verranno informate di chi lo ha segnalato.
Con il lancio di oggi, gli utenti dovranno scaricare un’app da un’agenzia sanitaria locale per iniziare (Immuni in Italia non appena sarà disponibile). Verrà quindi richiesto di abilitare le notifiche di esposizione con la possibilità di disabilitarle in qualsiasi momento. La corrispondenza avviene interamente sul dispositivo, con Google e Apple che pianificano di arrestare il sistema su base regionale una volta finita l’emergenza.
Entro la fine dell’anno, le notifiche dell’esposizione entreranno nella”Fase 2“, per cui non sarà più indispensabile l’installazione di un’app poiché le notifiche di esposizione verranno integrate completamente su Android e iOS.
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