Secondo la Nikkei Asian Review, il piano di Apple di rilasciare una versione aggiornata di AirPods entro la fine dell’anno è stato rinviato a causa della crisi sanitaria globale.
Ciò è in linea con un recente rapporto dell’analista Ming-Chi Kuo, in cui affermava che la produzione in serie degli AirPods di terza generazione inizierà nella prima metà del 2021, seguita dalla produzione in serie degli AirPods Pro di seconda generazione tra il quarto trimestre del 2021 e il primo trimestre del 2022. Kuo prevede inoltre che le cuffie over-ear di fascia alta di Apple entreranno in produzione a metà 2020.
Apple prevede inoltre di aumentare la produzione della seconda generazione di AirPods, questa volta al di fuori della Cina. Circa 3 / 4 milioni di unità, che rappresentano circa il 30% degli AirPods classici, saranno prodotti in Vietnam. Tuttavia, i modelli Pro verranno ancora prodotti in Cina.
Ci sono probabilmente tre fattori alla base della decisione. In primo luogo, Apple stava già lentamente lavorando per diventare meno dipendente dalla Cina. Alla società piace avere più fornitori e assemblatori per ridurre il rischio e massimizzare il potere negoziale, e la suddivisione della produzione tra paesi aumenta entrambi i vantaggi.
In secondo luogo, l’epidemia di coronavirus, che ha colpito per primo la Cina, ha evidenziato i rischi di essere eccessivamente dipendenti da un singolo paese.
In terzo luogo, l’amministrazione Trump sta ancora una volta facendo rumore sui possibili aumenti delle tariffe sui prodotti fabbricati in Cina, questa volta per il desiderio di “punire” la Cina per quello che Trump afferma sia stato uno scarso trattamento della pandemia.
Il rapporto afferma che Apple ha anche ridimensionato gli ordini di AirPods per il trimestre in corso.
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