Non c’è dubbio che le più grandi aziende tecnologiche al mondo siano più ecologiche che mai. Per proteggere meglio l’ambiente, aziende come Apple hanno da tempo abbracciato l’abbassamento delle emissioni passando all’energia pulita e diminuendo il consumo complessivo di energia non rinnovabile. Allo stesso tempo, molti hanno aumentato l’utilizzo di materiali riciclati nei nuovi dispositivi eliminando le sostanze chimiche dannose come mercurio e PVC.
Adottare queste misure ha giovato a tutti noi costando milioni di dollari alle aziende, ogni anno. Tuttavia, è necessario fare molto di più. Sfortunatamente, i prossimi passi non saranno facili e richiederanno non solo un impegno da parte dei leader tecnologici, ma anche dei consumatori. Un’idea che Apple dovrebbe prendere in considerazione nella sua ricerca infinita di essere sempre più verde è quella di ripensare ad un iPhone modulare.
Dal 2007 al 2018 sono stati venduti circa 2,2 miliardi di iPhone. Solo nel 2018, oltre 212 milioni di unità sono state consegnate agli utenti. Ad un certo punto, per ognuno di questi dispositivi arriverà il momento di essere gettato.
Qualche anno fa, Apple ha realizzato Liam, un robot in grado di smontare un iPhone in tanti piccoli pezzetti, in maniera tale da riciclarne i materiali per un futuro utilizzo. Sfortunatamente, questo è un processo incredibilmente lento.
Secondo l’ultimo rapporto ambientale di Apple, i robot possono smontare “solo” 200 iPhone all’ora. Per mettere questo dato in prospettiva, se ogni iPhone venduto nel 2018 fosse improvvisamente pronto per essere riciclato, sarebbero necessari oltre 44.000 giorni per completare il lavoro, ovvero 120 anni!
Oltre a ciò, la società afferma di essere impegnata a realizzare “prodotti di lunga durata, progettando hardware altamente durevole, creando una vasta rete di fornitori di servizi di riparazione e garantendo la compatibilità del software con modelli precedenti“.
Ogni anno vengono venduti milioni di nuovi iPhone ed Apple, come tutti gli altri produttori, continua a fare affidamento su nuovi materiali. In altre parole, nonostante le sue migliori intenzioni, l’esistenza stessa di Apple continua a “ferire” il pianeta, ogni anno con un nuovo modello di iPhone.
Offrendo parti intercambiabili (modulari), Apple potrebbe continuare a vendere milioni di “nuovi” iPhone ogni anno, ma facendo affidamento su un minor numero di nuovi materiali prodotti.
Ad esempio, la serie iPhone 12 di quest’anno probabilmente presenterà display più grandi con telecamere migliorate e interni aggiornati. Questi miglioramenti sono incrementali, nella migliore delle ipotesi. Tuttavia, la storia ci insegna che le piccole modifiche saranno più che sufficienti per convincere milioni di utenti attuali ad effettuare il passaggio al nuovo modello.
Ora, immaginiamo un futuro in cui Apple rilasci sia un nuovo iPhone sia un pacchetto di aggiornamento. Quest’ultimo conterrebbe singoli componenti come un chip o un sistema di telecamere aggiornati, ad esempio, per renderlo simile a quello più recente. Offrendo parti intercambiabili, Apple potrebbe continuare a vendere milioni di “nuovi” iPhone ogni anno, ma facendo affidamento su un minor numero di nuovi materiali prodotti. Ne gioverebbe anche il prezzo e questo discorso su Apple riuscirebbe più che su qualsiasi altro produttore, visto che l’azienda di Cupertino continua imperterrita con uno stesso design per anni.
Il concetto di smartphone modulare non è nuovo. Tuttavia, i tentativi passati si sono concentrati sull’offerta di moduli aggiuntivi che offrivano nuove funzionalità. Il Moto Z e l’LG G5 del 2016, ad esempio, non offrivano componenti base che l’utente poteva sostituire.
Più vicino al concetto finora descritto è il Fairphone 3, che è composto da sette moduli, che lo rende più facile da riparare rispetto alla maggior parte degli smartphone. Tra le parti rimovibili ci sono la scheda madre, il chip, la RAM e lo spazio di archiviazione.
Per il momento è ancora impensabile un iPhone di questo tipo, perchè sarebbe difficile garantire la resistenza all’acqua ed un design così compatto dove viene occupato anche il minimo spazio interno. Ci sono poche indicazioni che Apple si sta muovendo nella direzione della modularizzazione per iPhone, soltanto qualche brevetto di vecchia data. Tuttavia, un recente rumor suggerisce che stanno arrivando nuove cuffie che potrebbero presentare parti intercambiabili. Se corretto, questo sarebbe un passo importante verso la realizzazione di prodotti Apple “costruiti per durare il più a lungo possibile”
Compreresti un iPhone modulare?
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