Un rapporto del quotidiano britannico The Independent ha puntato nuovamente i riflettori sul trattamento degli uiguri in Cina. Concentrandosi sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche cinesi, il rapporto afferma che il regime cinese ha trasferito migliaia di uiguri musulmani dalla regione occidentale dello Xinjiang, per essere costretti a lavorare in queste fabbriche.
Il rapporto stima che almeno 80.000 uiguri siano stati trasferiti fuori dallo Xinjiang per lavorare in fabbriche attraverso la Cina tra il 2017 e il 2019, alcuni dei quali sono stati inviati direttamente dai “campi di detenzione”.
Oltre a Nike, Dell, Volkswagen e altri grandi marchi statunitensi, anche Apple è coinvolta nella storia, in particolare due fornitori del gigante tecnologico, BOE e O-Film.
BOE produce schermi LCD per dispositivi Apple, attualmente per MacBook e iPad. Si vocifera che Apple stia promuovendo il suo rapporto con BOE nella catena di approvvigionamento, poiché il produttore si prepara a fornire display OLED per gli iPhone di fascia alta nel 2021, consentendo ad Apple di ridurre la sua dipendenza da Samsung.
O-Film realizza vari moduli fotocamera, tra cui fotocamere selfie e alcuni degli obiettivi posteriori di iPhone 11 Pro.
In una dichiarazione, Apple ha affermato di avere regole rigide per i fornitori e si aspetta che tutti i lavoratori vengano trattati con dignità e rispetto.
“Apple si impegna a garantire che tutti nella nostra catena di approvvigionamento siano trattati con la dignità e il rispetto che meritano. Lavoriamo a stretto contatto con tutti i nostri fornitori per garantire il rispetto dei nostri elevati standard”, ha dichiarato il portavoce Josh Rosenstock.
Apple dovrebbe rilasciare il suo 14° rapporto sulla responsabilità dei fornitori entro le prossime settimane, descrivendo in dettaglio i suoi ultimi risultati nella riduzione degli straordinari, del lavoro minorile e del lavoro forzato nella catena di approvvigionamento che produce milioni di dispositivi ogni giorno.
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