Chi segue Apple da molti anni, è abituato a pensare che l’azienda possa sfornare soltanto dei piccoli capolavori tecnologici, ristretti e riservati ad un pubblico di nicchia, a chi davvero comprende e sà ben utilizzare tutte la tecnologia contenuta. Questo pubblico non si è mai lamentato dei prezzi, consapevoli che i dispositivi sarebbero stati sfruttati fino in fondo, recuperando fino all’ultimo centesimo, come un piccolo investimento. Questa era la Apple di molti anni fa, ancora guidata da Steve Jobs, che realizzava un solo dispositivo, di una sola dimensione e che, attraverso una serie di discorsi e di parole, riusciva a convincerti che quell’unico prodotto era perfetto per te, si adattava perfettamente alla tua mano ed era proprio quello di cui avevi bisogno.
Tutta questa filantropia ha contribuito a rendere Apple un marchio davvero ambito ed acquistare un iPhone è diventata una moda. Tutti hanno iniziato ad acquistarne uno, anche chi a stento sapeva utilizzarlo. Questi dispositivi poi sono stati “tramandati” ai propri figli, magari dodicenni che se ne vantano a scuola, e nel giro di pochi anni è completamente cambiato il pubblico a cui l’azienda si rivolge comportando un inesorabile cambiamento anche dell’azienda in sè e per sè.
E’ sulla base di tutta questa premessa che è nato l’iPhone XR lo scorso anno, e di conseguenza l’iPhone 11 nel 2019: soddisfare la richiesta di un nuovo pubblico, fatto soprattutto di giovani, che vogliono avere un iPhone e che sono disposti a spendere tanti soldi, anche se non tantissimi quanto quelli che scelgono un Pro.
Lo scorso anno nemmeno Apple prevedeva tutto il successo che ha avuto l’iPhone XR sull’XS. Inizialmente veniva chiamato “iPhone economico” ma le vendite lo hanno dichiarato vincitore sugli altri due modelli e non a caso nel 2019 il reparto marketing gli ha affibbiato il nome di iPhone 11 (anzichè utilizzare una sigla più “sfigata”). In questo modo passa immediatamente il messaggio che è questo il nuovo iPhone, quello che “tutti dovrebbero acquistare“, favorendo ancora una volta quel pubblico giovane (e ben più ampio) che passerà all’ultimo modello principalmente per moda. Poi hanno creato il Pro, altro nome puramente frutto di un marketing aggressivo e consapevole, precedentemente attribuito soltanto ai Mac e successivamente anche agli iPad, per riconquistare quel pubblico originario, di chi vuole spingersi oltre e di chi ha buone conoscenze informatiche necessarie a sfruttare ogni singola funzione, anche sul piano lavorativo. Può uno smartphone essere realmente Pro? Io credo di no, o che almeno l’iPhone 11 Pro non lo sia ancora.. ma quella parolina Pro attira davvero tanto ed assicurerà il successo di questo smartphone.
Con questa nuova lineup molto furba, Apple ha immesso sul mercato 3 nuovi dispositivi che, senza alcuna sorpresa, stanno venendo davvero bene, al punto di doverne aumentare la produzione, anche se i cambiamenti rispetto allo scorso anno sono davvero pochi.
Per quanto mi riguarda, un iPhone è sempre un iPhone e lo preferirò sempre ad un dispositivo Android (parere soggettivo) anche quando su quest’ultimi avranno aggiunto la funzione per viaggiare nel tempo. Naturalmente è una battuta però è innegabile che l’implementazione delle nuove tecnologie su Android è ormai molto più rapida rispetto ai prodotti Apple che negli ultimi 4-5 anni sta offrendo davvero pochi cambiamenti. Il vero punto forte di un iPhone però è iOS: la sua interfaccia, la praticità d’uso, la quasi assenza di frammentazione che rende comoda e semplice l’esperienza utente permettendo ad ognuno di prendere un qualsiasi iPhone in mano ed iniziare ad utilizzarlo senza nemmeno un secondo di attesa. Android è molto più personalizzabile e personalizzato dalle stesse aziende: ognuna di loro realizza la propria UI e passare da uno smartphone a quello successivo comporta un periodo di adattamento non semplice, che spesso le persone più anziane non riescono a superare, oltre al fatto che le applicazioni non funzionano con la stessa efficacia, velocità e sicurezza ed tantissimi altri fattori. Non me ne vogliano gli “Androidiani” ma è il mio soggettivo parere.
Dopo aver premesso il mio amore e la mia passione per gli iPhone in generale, non posso nascondere il fatto di non vedere di buon occhio l’iPhone 11 nè l’intera trasformazione dell’azienda avvenuta in questi anni.
Chi lavora nel settore conosce informazioni o vive esperienze un po’ diverse rispetto a quelle dei consumatori. Ad oggi Apple non predilige il lavoro e le recensioni dei TG o dei giornalisti esperti, che analizzano e descrivano per davvero il prodotto, ma vive e si affida esclusivamente a ragazzi (talvolta anche giovanissimi) che fanno video, che ottengono visualizzazioni e che si rivolgono ad un pubblico altrettanto giovane e inesperto. Alle aziende spesso non importa nemmeno come sono stati ottenuti tutti quei follower, se in passato su quei canali si parlava di pratiche illegali o quant’altro. Basta avere i numeri. E’ tutto il mondo che adesso funziona in questo modo, altrimenti non sarebbero nati i cosiddetti “influencer”, ma sinceramente pagare (o offrire un dispositivo gratuito) a qualcuno con poca esperienza ma soprattutto con un carattere malleabile al fine di fargli dire esattamente quello che si vuole, è diventata la nuova strategia di marketing delle aziende. E’ difficile che troverete in giro qualche recensione negativa da parte degli YouTuber o di altre persone più influenti di questo periodo, e se questo accade non è sempre merito di un eccellente dispositivo ma di qualcos’altro che c’è dietro. Lungi da me svelare un nuovo segreto di Fatima, tuttavia l’unico invito che vi faccio attraverso questo articolo è quello di aprire gli occhi e sviluppare un pensiero critico e personale. Smettete di affidarvi completamente a questi “influencer”, di desiderare tutto quello che hanno loro, o di permettergli di dettare legge su quali sono le cose che vi rendono “cool” e quali no. Queste persone vengono pagate e non spendono un solo euro, a differenza di chi guarda i loro video (contribuendo a fargli guadagnare altri soldi) e a renderli sempre più importanti agli occhi di un mondo che va in una direzione davvero sbagliata.
Chi è arrivato a leggere l’articolo fino a questo punto ormai penserà che nei confronti dei nuovi iPhone 11 ed 11 Pro io abbia sviluppato una sorta di odio ma in realtà non è così. Quello che detesto è il vedere ed il vivere i cambiamenti che sta subendo inesorabilmente da diversi anni un’azienda che amavo e che amo ancora oggi; vedere come aziende cinesi siano riuscite non solo a recuperare terreno ma spesso anche ad andare oltre, mostrando tecnologie e funzioni che su iPhone tardano ad arrivare, talvolta per giusta causa, altre volte senza alcun motivo. Più volte abbiamo giustificato Apple dicendo “a differenza degli altri, Apple aspetta il momento giusto per implementare una funzione o una novità, perchè la inserisce soltanto quando è davvero matura e quando funziona bene”. Tutto questo può essere ancora vero, ma secondo voi, c’è bisogno davvero di tutto questo tempo? Se migliaia di ingegneri lavorassero su una singola funzione, non riuscirebbero ad implementarla senza lasciar trascorrere degli anni? Se le altre aziende riescono a fare alcune cose, perchè un quantitativo maggiore di ingegneri Apple non riesce a farlo (meglio) nello stesso tempo? Oppure, pensando al passato, secondo voi era davvero necessario attendere tutti quegli anni per avere la funzione di “copia” “incolla”? Oppure, è ancora giusto legittimare il pessimo operato di Siri quando abbiamo Alexa che è nata da molto meno e funziona mille volte meglio? Senza prenderci in giro, la verità è che spesso i motivi dei ritardi di Apple dipendono da questioni puramente di marketing. “Oggi introduciamo soltanto questa novità così quell’altra la conserviamo per l’anno prossimo e faremo di nuovo centro” ..e questa tendenza non cambierà mai finché l’iPhone continuerà a vendere così bene e così tanto.
Gli iPhone 11 al momento stanno superando le aspettative di vendita, quindi per quale motivo l’azienda dovrebbe darsi una mossa? Steve Jobs applicava una pressione enorme sui dipendenti al fine di avere tutto pronto nei tempi stabiliti. Quando qualcuno gli diceva che non sarebbe stato possibile terminare in tempo, iniziava il suo personale incubo fino al punto di riuscire a finire! Invece oggi vi basta guardare i rilasci di iOS 13 per capire il disastro in cui ci troviamo. Dopo 3 mesi di beta, continuano ad uscire nuove versioni a cadenza settimanale per risolvere bug o introdurre funzioni che non sono state inserite per tempo. macOS Catalina non è ancora stato rilasciato, iPadOS è uscito dopo una settimana e così via. Non manca anche a voi la vecchia Apple?
Non detesto gli iPhone 11 nè gli iPhone 11 Pro, sono davvero ottimi dispositivi, ormai li avrete visti dal vivo nei negozi, avrete visto che belle foto sono in grado di scattare e così via ma non posso non esprimere il mio disappunto quando li paragono agli iPhone dello scorso anno perchè in 12 mesi è stato fatto davvero poco e non posso legittimare un passaggio da XS ad 11 nè a 11 Pro.
Nel 2019 avere uno smartphone che ha ancora uno schermo LCD solo per fare in modo che possa costare di meno (che poi sono sempre tantissimi soldi) è una cosa che non riesco ad accettare. Potrà essere il miglior LCD mai avuto prima d’ora (cosa piuttosto facile visto l’anno in cui ci troviamo) ma resta comunque una “tecnologia superata” e mi rende nervoso accostare queste due paroline a quella “iPhone”.
Probabilmente chi ha letto il titolo di questo articolo si aspettava di trovare la classica recensione ma dovrò deludervi perchè quella verrà pubblicata soltanto per iPhone 11 Pro. Sinceramente su questo modello non saprei cosa scrivere se non le solite cose dell’anno scorso. Sull’iPhone 11 posso dirvi che, se non avete un iPhone X, XR o XS, è uno smartphone sicuramente molto valido, ma non economico. Altre caratteristiche, per i fanatici delle schede tecniche, verranno elencate qui sotto.
Ha un ottimo processore, una fotocamera buona ma che inganna anche un po’.. nel senso che (tolto il periodo iniziale in cui vorrete testare tutto il possibile) la maggior parte delle foto le scatterete soltanto con la lente singola (1x), proprio come l’anno scorso con XR. L’aver aggiunto una seconda fotocamera per l’effetto ultragrandangolare (0.5x) rende le cose più divertenti, un po’ diverse e conquista subito gli utenti ma a meno che non andrete in viaggio a ritrarre paesaggi mozzafiato, non aspettatevi i capolavori visti durante l’evento di presentazione. Le immagini ultragrandangolari infatti, soffrono ancora di un effetto di distorsione ai 4 angoli che è molto evidente quando riprendete un soggetto vicino e (fortunatamente) quasi invisibile quando ritraete paesaggi o luoghi ampi e vasti. Se uno smartphone deve avere soltanto 2 fotocamere, secondo me, sarebbe più giusto aggiungerne una in grado di applicare uno zoom ottico (2x o anche 4x ormai) perchè le circostanze in cui può tornare utile sono di gran lunga maggiori (infatti sia con gli iPhone X che XS si ragionava in questo modo). Zoommare una foto (1x) scattata con iPhone 11 non offre risultati così piacevoli, crearne una direttamente con zoom ottico 2x o 4x sarebbe tutt’altra storia.
Caratteristiche e migliorie di iPhone 11:
- Il vetro della scocca è più resistente della generazione precedente
- I colori della scocca sono nuovi e molto piacevoli (soprattutto il verde menta ma anche il giallo pastello)
- 4GB di RAM
- FaceID leggermente più veloce e riesce a riconoscere il volto anche quando non è posto perfettamente davanti alla fotocamera. Questo perchè anche la fotocamera frontale offre un pochino di effetto grandangolare e quindi riesce ad inquadrarci in maniera più completa anche quando siamo molto vicini o non siamo perfettamente allineati. Il miglioramento tuttavia è piccolo, niente di rivoluzionario.
- Stesso display Liquid Retina da 6,1 pollici
- Assenza del 3D Touch ma completa implementazione dell’Haptic Touch (cosa che era stata promessa anche quando iniziarono le vendite di iPhone XR ma che è risultata effettiva soltanto un anno dopo con iOS 13, sempre per ragioni di marketing)
- Invariato anche il contrasto del display (1400:1) e la luminosità massima a 625 nits
- Fotocamera migliorata e, quando sarà disponibile iOS 13.2, troveremo anche la tecnologia Deep Fusion che sfruttando l’intelligenza artificiale migliora gli effetti di luci ed ombre sulla pelle e sui tessuti
- Processore A13 Bionic con Neural Engine di terza generazione: 20% più veloce nelle operazioni, 30% più potente nella grafica e riesce ad eseguire più calcoli nella frazione di un secondo (cosa importante e necessaria per migliorare le foto scattate attraverso l’intelligenza artificiale)
- Il nuovo processore offre consumi più bassi che, uniti ad altri miglioramenti offrono un lieve incremento della durata della batteria di circa un ora, secondo le dichiarazioni Apple anche se non vengono specificate le condizioni.
- In confezione troviamo ancora il caricatore da 5W con il classico cavetto USB-A to Lightning perchè inserire quello più veloce (come fa qualsiasi azienda al mondo) avrebbe rovinato il piano marketing del Pro.
- Stessi tagli di memoria che in questo caso trovo molto giusti: 64GB, 128GB e 256GB. Sarebbe carino trovare i 128GB anche per il modello Pro, abolendo i 64GB.
- Il prezzo è di 50€ in meno rispetto agli iPhone XR, sostanzialmente a causa del crollo del valore delle memorie flash installate (non per via di un vero e proprio regalo di Apple), ma questo lo rende ancora più accattivante.
L’iPhone 11 è pensato per un pubblico infinitamente più ampio rispetto a quello originale (di nicchia) ed essendo pensato anche per convincere gli utenti Android ad entrare nel mondo Apple, la scelta di chiamarlo iPhone 11 è assolutamente azzeccata. Andando un po’ oltre la semplice nomenclatura tuttavia, non possiamo fare altro che ribadire che si tratta di uno smartphone entry-level per Apple, venduto al prezzo di un top di gamma. C’è qualche miglioramento e qualche rifinitura anche nei materiali per renderlo un po’ più “Premium” alla vista e al tatto ma il cuore di questo telefono è quello di un XR.
L’iPhone 11 sicuramente rappresenta uno smartphone OTTIMO per la maggior parte degli utenti che di questi tempi si interessano ad Apple. A dir la verità è anche molto più di quello che la maggior parte degli utenti ha bisogno e pertanto, nonostante tutto, ne consigliamo l’acquisto a chi non proviene da un iPhone X/XS o XR. Per tutti gli altri, aspettate l’iPhone del 2020.
Se qualcuno vi chiede: “Ha senso acquistare l’iPhone 11?” Non c’è una sola risposta valida ed universale da poter dare a tutti. Ha senso per alcune persone e non ne ha affatto per altre. Provate quindi a fargli presente i vari ragionamenti che trovate nell’articolo oppure ad inviargli semplicemente questo link.
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