Tim Cook sta girando l’Europe e dopo aver visitato la Germania e la Francia, adesso è il turno dell’Italia. Il CEO di Apple ha presenziato al Teatro Odeon, per il discorso di inaugurazione della ventesima edizione dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori a Firenze.
Con un pubblico di 700 studenti, Tim Cook ha voluto lasciare la propria impronta con qualche frase che farà da monito ed insegnamento per tutti i ragazzi.
Cercate di essere sempre la versione migliore di voi stessi e non cercate di diventare qualcun altro
E’ questa la strategia, secondo Tim Cook, per riuscire a tagliare tutti i traguardi importanti della vita. Con le domande di Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, Tim Cook ha poi affrontato il tema dell’istruzione e dell’informazione, ponendo un forte accento sull’informatica.
Internet ha portato tanti effetti positivi ma ha amplificato anche alcuni problemi come quello delle Fake News. In passato si procedeva soltanto con il passaparola locale mentre adesso le notizie false non hanno confini. Per distinguere il falso dal vero è fondamentale sviluppare un pensiero critico. Da qui la scelta di scendere in campo contro le bufale. Vogliamo aiutare soprattutto giovani e studenti: l’Osservatorio Permanente Giovani-Editori ha sempre svolto un ottimo lavoro in tal senso e per questo motivo abbiamo iniziato a collaborare.
Continua su questo tema Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio: Ci siamo alleati con Apple al fine di dare una risposta concreta contro le Fake News. Abbiamo avviato un grande progetto di “tecnology e media literancy” che verrà testato prima negli Stati Uniti e poi in altri Paesi chiave come l’Italia. Se riusciremo, proietteremo questo modello a livello internazionale.
Torna poi a parlare Tim Cook:
Il giornalismo di qualità è alla base della democrazia perché ha un occhio critico sulla realtà e sulla classe dirigente sia delle aziende sia della politica, perciò è fondamentale avere stampa libera anche in futuro.
Cook ha poi parlato di altri problemi che potrebbero minare i diritti dei cittadini, come la riduzione o la violazione della privacy, accusando Facebook ed il suo recente debutto nel mondo delle criptovalute con Libra ed alcuni governi che non permettono la diffusione delle notizie perchè temono possano portare cambiamenti, anche se magari non sarebbero sbagliati.
Un’azienda non dovrebbe avere un proprio esercito e non dovrebbe coniare valuta, perché sono prerogative esclusivamente degli Stati, dei governi eletti democraticamente.
Tim si è anche mostrato favorevole all’immigrazione, perchè i Paesi benestanti devono accettare i migranti che fuggono da situazioni difficili e vorrebbe che i bambini ed i giovani, i cosiddetti dreamers, continuassero a rimanere negli USA per studiare perchè l’istruzione porta uguaglianza.
Anche sui dazi, il CEO di Apple si è detto a favore di un aggiornamento degli accordi commerciali ma resta convinto che gli scambi commerciali liberi tra i Paesi siano positivi per tutti e per questo spera che le barriere tornino a zero o quasi. Cook ha ricordato che da giovane consegnava giornali ed ha aggiunto:
Alla vostra età mi chiedevo cosa volevo fare da grande, poi quale ateneo frequentare e quindi quale lavoro intraprendere ma una volta arrivato alla Apple ho capito che avevo sbagliato domanda per anni perché quella giusta era come potere servire l’umanità.
Infine l’ultimo consiglio:«Se passate più tempo a guardare i vostri smartphone degli occhi della gente, sbagliate. Facciamo prodotti per aiutarvi e non per sprecare tempo».
Leggi o Aggiungi Commenti