Con i nuovi iPhone 11 Pro, Apple punta a definire nuovi modi di “fare fotografia”, dotando lo smartphone di peculiarità non così innovative ma, sicuramente, estremamente ottimizzate ed utili per creare scatti di valore artistico ed espressivo. Ormai abbiamo sentito parlare di specifiche tecniche in tutte le salse ma, come si comporta realmente l’apparato fotografico di iPhone 11 Pro?
La risposta non poteva che arrivare da chi con la fotografia ci lavora quotidianamente; parliamo del fotografo di viaggio Austin Mann che ha raccolto in una galleria di scatti, tutte le sue impressioni riguardo la fotocamera di Phone 11 Pro. Naturalmente l’analisi di Mann, si incentra tutta su quelle che sono le vere novità di quest’anno, ovvero modalità notte e super grandangolo.
Stando alle parole del fotografo, con l’introduzione della modalità notturna, Apple non si è limitata a rendere luminosi gli scatti notturni, ma si è soffermata sul conferire all’immagine espressività e realismo. La possibilità di scattare anche al buio rappresenta, per la fotocamera di iPhone, il primo vero passo in avanti dopo l’introduzione della panoramica su iPhone 5 nel 2012.
Altra caratteristica molto apprezzata da Mann è il super grandangolo. Grazie a questa nuova lente, oltre a permettere lo sfruttamento della visuale ampia, lo scatto assume una caratteristica “retroattiva”. Quando si scatta in visuale standard (ovvero 1X), iPhone 11Pro cattura contemporaneamente le inquadrature differenti di entrambe le fotocamere (quella da 1X e, in background, quella da 0.5X). Questo permette di scattare sempre ben oltre il frame e, di conseguenza, recuperare porzioni di immagine “perse” in un secondo momento, senza perdere di qualità.
Una delle caratteristiche più interessanti della fotocamera introdotta quest’anno è “Capture Outside the Frame”. Fondamentalmente, se scatto con il Wide (26 mm), l’iPhone 11 Pro sta catturando anche con l’ Ultra Wide (13 mm), quindi io posso decidere in seguito sulla mia inquadratura. Se il software rileva un essere umano sul bordo della cornice, viene visualizzata una piccola icona per indicare che potresti voler ritagliare, il che è piuttosto interessante. Come parte di questa funzione, posso vedere cosa è appena fuori dal mio fotogramma (un’anteprima di ciò che sarebbe incluso nel mio scatto se passassi all’Ultra Wide 13 mm).
Unica pecca di questa comoda funzione, secondo Mann, il software che spesso rende difficile il colpo d’occhio sullo scenario. Come possiamo vedere nell’immagine successiva, parte dell’inquadratura è visibile solo in trasparenza al di sotto dell’interfaccia grafica e questo rappresenta un impedimento nella definizione di un equilibrio, in vista di una modifica successiva.
Il fotografo ritiene iPhone 11 Pro uno strumento che si avvicina realmente alle esigenze professionali di un utente che lavora in questo campo ma che allo stesso tempo si troverebbe limitato dal punto di vista del controllo. In altri termini, l’app nativa della fotocamera non offre una “modalità PRO” quindi la possibilità di gestire manualmente i vari parametri prima dello scatto, cosa che troviamo invece su Android e che potrebbe fare la differenza in ambito professionale.
Per Austin Mann, quindi, questo è l’anno giusto per passare al modello successivo se si è intenzionati a scattare foto di qualità con il proprio iPhone. Considerando Apple ed isolando iPhone da qualsiasi contesto, la nuova fotocamera presenta le prime vere innovazioni dopo 7 anni. Guardano invece i nuovi iPhone 11 nell’attuale mercato degli smartphone, il gioco, a mio avviso, non vale assolutamente la candela. Voi cosa ne pensate?
Qui trovate l’analisi completa di Austin Mann che vi invito a leggere in quanto rappresenta un ottimo spunto di riflessione che potrebbe fare la differenza sull’acquisto dei nuovi iPhone.
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