A partire da questa domenica, gli AirPods, l’Apple Watch, alcuni iMac, HomePod e altri prodotti saranno influenzati da una tariffa del 15% nell’ambito della disputa commerciale in corso degli Stati Uniti con la Cina, riferisce Bloomberg.
Le tariffe sono state iscritte nel registro federale e entreranno in vigore alle 12:01 ora locale di domenica a Washington, DC per i prodotti che entrano negli Stati Uniti o che vengono ritirati dai magazzini per essere utilizzati nel. paese.
I dispositivi Apple che saranno colpiti dalle nuove tariffe includono i cinturini per Apple Watch e Apple Watch, AirPods, HomePod, alcune cuffie Beats e alcuni iMac. Bloomberg afferma che potrebbero essere interessati anche i componenti di riparazione per iPhone, così come l’archiviazione flash NAND utilizzata negli iPhone.
L’analista di Apple Ming-Chi Kuo ha dichiarato all’inizio di agosto che crede che Apple assorbirà la maggior parte dei costi delle tariffe statunitensi sui suoi dispositivi “a medio termine” anziché aumentare i prezzi per i consumatori. Il colosso di Cupertino ha ampliato le proprie strutture produttive in paesi come India e Vietnam, che diversificheranno la produzione oltre la Cina e alleggeriranno le tariffarie.
Il CEO di Apple, Tim Cook, ha recentemente incontrato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump presso il golf club di Trump a Bedminster, dove secondo quanto riferito Cook ha parlato delle tariffe, affermando che queste metterebbero la società in svantaggio con rivali come Samsung. “Ho pensato che avesse fatto una discussione molto convincente, quindi ci sto pensando“, ha detto Trump ai giornalisti.
Apple a giugno ha anche inviato una lettera alla Trump Administration in cui spiegava che le tariffe ridurrebbero i contributi di Apple all’economia degli Stati Uniti e peserebbero sulla sua competitività globale. Trump potrebbe ancora decidere di ritardare le tariffe o esentare i prodotti Apple prima che entrino in vigore, ma i recenti tweet suggeriscono che è improbabile che ciò accada.
Gli accessori come gli adattatori di alimentazione, i cavi e le custodie sono già soggetti a una tassa di importazione al momento, separata dalla nuova tariffa che colpir i nuovi prodotti Apple domenica.
Questa tariffa non influirà immediatamente sull’iPhone, uno dei dispositivi più popolari della società, che è responsabile di gran parte delle sue entrate, fino al 15 dicembre poiché le tariffe su elettronica come smartphone e computer portatili sono state ritardate in modo da non influire sulla stagione dello shopping natalizio.
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