La Federal Trade Commission sta conducendo un’indagine negli Stati Uniti per l’accordo tra Apple e Amazon. L’azienda di Cupertino avrebbe infatti causato parecchi danni ai venditori di terze parti, iniziando a vendere i propri prodotti su Amazon.
L’anno scorso Apple e Amazon hanno siglato un accordo, per poter vendere i prodotti dell’azienda di Cupertino, direttamente sull’e-commerce più grande al mondo. In questo modo gli iPhone, iPad, Mac ed altri dispositivi vengono offerti direttamente da Apple ai numerosi clienti di Amazon, spesso anche ad un prezzo inferiore. Questa mossa ha sicuramente fatto aumentare le vendite dell’azienda di Cupertino, causando però un calo nei ricavi dei negozi di terze parti. Su Amazon infatti, i prodotti Apple vengono venduti anche da altri rivenditori, i quali, hanno perso parecchia visibilità e subito un enorme calo nelle vendite dopo l’accordo tra le due grandi aziende.
Il problema però non si ferma qui. L’accordo tra Amazon e Apple prevede, che solamente i reseller certificati dall’azienda di Cupertino potranno vendere i dispositivi dell’azienda sull’e-commerce. Questo nuovo regolamento entrerà in vigore a partire dal 4 gennaio 2020, quando gli altri venditori di terze parti dovranno rimuovere ogni prodotto Apple dall’e-commerce. Non sarà chiaramente facile per quest’ultimi, vendere le loro scorte di dispositivi entro quella data, quindi in molti si sono affidati alla Federal Trade Commission. La FTC sta già effettuando le investigazioni sul caso, cercando di capire le reali perdite di questi venditori. Negli Stati Uniti stanno già conducendo delle interviste, tramite la Tech Task Force creata dalla FTC a febbraio.
Tra qualche settimana avremo probabilmente l’esito di questa indagine, per capire se la mossa effettuata da Apple e Amazon fosse stata effettivamente legale. In caso contrario, le due aziende dovranno risarcire i danni causati e sospendere l’accordo di esclusività nella vendita dei prodotti sull’e-commerce.
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