Apple ha sorpassato Google ma Amazon ha superato entrambi i giganti della tecnologia e diventa il marchio più prezioso del mondo.
Secondo la Top 100 di BrandZ del ranking mondiale del 2019, il gigante dell’e-commerce ha visto il valore del marchio salire a $ 315,5 miliardi, superando la valutazione di $ 309,5 miliardi di Apple, che si piazza al secondo posto, e i $ 309 miliardi di Google. Il valore del marchio Apple ha registrato un aumento del 3% rispetto allo scorso anno, Google invece ha visto un aumento del 2%, ma Amazon ha superato entrambi con un enorme aumento del 52%.
L’ascesa di Amazon al primo posto termina un duopolio di Google-Apple iniziato nel 2007 quando Google ha superato Microsoft conquistando il primo posto. Da allora Apple e Google hanno lottato l’uno contro l’altro per la prima posizione, ma Google ha preso il primo posto a Apple nel 2018.
Doreen Wang, responsabile globale di BrandZ di Kantar, ha dichiarato alla CNBC che il salto di Amazon è alla vendita di una varietà di servizi.
“La fenomenale crescita del valore del marchio di Amazon di quasi $ 108 miliardi nell’ultimo anno dimostra come i marchi siano ora meno ancorati alle singole categorie e regioni. I confini si stanno attenuando mentre la fluidità della tecnologia consente ai marchi, come Amazon, Google e Alibaba, di offrire una gamma di servizi su più punti di contatto dei consumatori.”
Le prime dieci posizioni, sono quasi interamente occupate da società tecnologiche e di telecomunicazioni, con Microsoft, Visa, Facebook, Alibaba Group, Tencent, McDonald’s e AT & T che completano la top 10 dopo Amazon, Apple e Google.
Per qualificarsi per la classifica, i marchi devono essere scambiati pubblicamente o pubblicare i loro risultati finanziari. L’elenco di BrandZ utilizza misure di brand equity basate su interviste con oltre 3 milioni di consumatori su migliaia di marchi, con analisi di ogni azienda e performance finanziaria, utilizzando i dati di Kantar Worldpanel.
Apple ha sempre ottenuto buoni risultati in questi studi nell’ultimo decennio, poiché le sue entrate si sono gonfiate sulla forza delle vendite di iPhone, ma la società sta sempre più cercando servizi di abbonamento, contenuti originali e altri mercati inesplorati per sostenere la propria attività di fronte a la recente recessione nel mercato globale degli smartphone.
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