Nuova “puntata” dell’ormai famosissimio Locationgate. Secondo alcuni test eseguiti dal Wall Street Journal, iOS continua a loggare la posizione dei dispositivi nonostante il GPS sia disattivato. In effetti nulla di nuovo, ma a quanto pare Apple continua a mentire sull’argomento.
A conferma di quando ha scritto Alex Levison, i test effettuati dal WSJ mettono in evidenza come in realtà iOS salvi in un file la posizione del dispositivo basandosi sia sulla triangolazione con le celle della rete cellulare che sull’IP della rete WiFi a cui si è connessi.
Fin qui nulla di nuovo, tranne un piccolo particolare: Apple ha dichiarato che disabilitando i servizi di localizzazione dal menu delle impostazioni di iOS, le applicazioni di terze parti non avrebbero più avuto accesso al log della posizione del dispositivo, ma dopo i test effettuati dal Wall Street Journal possiamo affermare che il file viene comunque aggiornato.
Durante i test infatti, i ragazzi del WSJ hanno disabilitato il servizio di localizzazione dei propri dispositivi (che tra l’altro sono attivi di default) ed hanno immediatamente controllato il file nel quale viene loggata la posizione. Successivamente si sono spostati in diverse zone della città ed hanno notato che il dispositivo, nonostante i servizi di localizzazione fossero disabilitati, continuava a salvare la posizione.
Insomma, a quanto pare è praticamente impossibile evitare che la nostra posizione venga salvata automaticamente da iOS e sono sicuro che a breve inizieranno a partire tantissime azioni legali contro l’azienda di Cupertino.
Vi terremo informati.
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