L’analisi del sonno potrebbe finalmente sbarcare su Apple Watch, peccato che Apple stia pensando ad una soluzione di tipo hardware che implicherà l’acquisto di un nuovo modello.
Una delle mancanze principali di Apple Watch è sempre stata l’assenza di funzione che possa favorire l’analisi del sonno, caratteristica presente anche su dispositivi indossabili meno costosi e complessi come Mi-Band di Xiaomi. Secondo Bloomberg, Apple starebbe progettando un nuovo sistema di tipo hardware che potrà svolgere suddette funzioni già a partire dal modello in uscita prossimo anno.
Dopo l’acquisto di Beddit nel 2017, noto produttore di hardware per il monitoraggio del sonno, Apple ha avviato una fase di sperimentazione interna fra i suoi dipendenti che potrebbe tradursi con un’implementazione prossima del sistema su Apple Watch.
Una sola cosa ci lascia perplessi: la durata della batteria. Il monitoraggio del sonno implica necessariamente l’utilizzo notturno di Apple Watch, periodo della giornata in cui Apple stessa consiglia di ricaricare il dispositivo al fine garantire il completo utilizzo per il giorno successivo, vista l’autonomia relativamente scarsa.
Le soluzioni a questo problema potrebbero essere due: aumentare banalmente la capienza della batteria o introdurre un sistema di sospensione a basso consumo da avviare nelle ore serali così da raddoppiarne la durata. Molti utenti sono soliti tuttora indossare Apple Watch durante la notte per poi ricaricarlo al mattino nel tempo impiegato per lavarsi, vestirsi e fare colazione: questo vuol dire che la soluzione potrebbe essere anche più semplice di quel che pensiamo, potrebbe essere necessario un comune cambio di abitudine.
Attualmente Apple Watch permette l’analisi del sonno attraverso app di terzi come AutoSleep che, prendendo in considerazione l’attività di utilizzo dell’iPhone, le sveglie ed il movimento, riesce a fare approssimazioni verosimili (mai estremamente precise) di ciò che accade durante le ore notturne; Purtroppo quest’app non è gratuita ma, al prezzo di 3,49€, si presenta come un’ottima alternativa temporanea alla futura soluzione “nativa” da parte di Apple.
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