Il Procuratore Generale dello Stato di New York, Letitia James, ha avviato un’indagine sulle circostanze del recente bug di FaceTime. Il bug, che consentiva ai chiamanti di ascoltare e guardare attraverso la fotocamera di un telefono prima che una chiamata venisse accettata, è diventato di dominio pubblico lunedì, e da allora Apple ha disattivato in remoto la funzione.
L’ufficio dell’AG si concentrerà sulla risposta lenta di Apple inerente il bug, che è stato segnalato alla società più di una settimana prima che diventasse pubblico.
Questa violazione FaceTime è una seria minaccia per la sicurezza e la privacy dei milioni di newyorkesi che hanno riposto la loro fiducia in Apple e nei suoi prodotti nel corso degli anni,
ha detto James in una dichiarazione.
I newyorkesi non dovrebbero scegliere tra le loro comunicazioni private e i loro diritti alla privacy.
La mossa arriva appena due giorni dopo che il Governatore di New York, Andrew Cuomo, ha emesso un’allerta al consumatore in merito al bug, avvertendo i cittadini di disabilitare FaceTime fino a quando non verrà rilasciata una soluzione.
“Il bug FaceTime è una grave violazione della privacy che mette a rischio i newyorkesi”, ha affermato Cuomo. “Sono profondamente preoccupato per questo bug irresponsabile che può essere sfruttato per scopi senza scrupoli.”
Il bug ha anche attirato l’attenzione a livello federale, dove molti legislatori stanno spingendo per una nuova legge sulla privacy dei dati. Poco dopo la notizia del bug, la senatrice Amy Klobuchar (D-MN) ha definito
“una chiara violazione delle norme sulla privacy dei consumatori e un promemoria del perché abbiamo bisogno di una legislazione completa sulla privacy”.
In poche parole, tutti si sono chiesti perché Apple abbia risposto così lentamente al bug. Le indagini sono in corso
Leggi o Aggiungi Commenti