Durante l’ultima conferenza stampa presso la Casa Bianca, il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha commentato anche la lettera agli investitori firmata da Tim Cook e riguardante il ridimensionamento delle stime del Q1 2019.
Trump è fortemente convinto che Apple si riprenderà da questa situazione, condendo la sua dichiarazione anche con un errore:
La crescita di Apple è del cento per cento da quando sono Presidente. […] Si riprenderà. Apple è una grande azienda. Devo preoccuparmi del nostro paese.
Apple, ovviamente, non ha visto una crescita del “cento per cento” del prezzo delle azioni. La cifra si aggira invece intorno al 20% sin da quando Trump è stato eletto presidente a gennaio 2017.
Trump è inoltre convinto che i problemi di Apple derivino dal fatto che i dispositivi dell’azienda sono prodotti “quasi totalmente in Cina”. Il Presidente ha dunque colto l’occasione per invitare nuovamente Apple a spostare la produzione negli USA, parlando di Tim Cook come un suo amico.
Non bisogna dimenticare che Apple produce i suoi dispositivi in Cina. Ho detto a Tim Cook, che è un mio amico, e una persona che mi piace molto: “Produci i tuoi prodotti negli Stati Uniti, costruisci questi enormi e stupendi stabilimenti che si espandono per miglia, costruisci questi stabilimenti negli Stati Uniti”.
Per fare un po’ di chiarezza, Apple ha fornito diverse motivazioni per le vendite di iPhone inferiori al previsto. Anche la Cina è stata chiamata in causa, ma non per il motivo di cui parla Trump. Tim Cook ha focalizzato l’attenzione sui clienti in Cina che non hanno acquistato nuovi iPhone, un fattore che non è legato al paese di produzione dei dispositivi iOS.
Secondo voi ha ragione il Presidente Trump? I ricavi inferiori al previsto sono davvero legati al luogo di produzione dei dispositivi iOS?
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