Da tempo ci chiediamo perchè Apple si ostina ad inserire il vecchio caricatore da 5W in confezione. La risposta potrebbe riguardare una chiara strategia aziendale. Come sapete, Apple vuole costruire in-house tutti i chip necessari per gli iPhone e da qualche anno ha iniziato con i processori che si occupano della gestione dell’alimentazione.
Prima che Apple iniziasse quest’opera era la Dialog a fornire questi chip sia per iPhone che per iPad. I processori aiutano ad ottimizzare le prestazioni, i tempi di ricarica e l’autonomia. Con l’allontanamento di Apple, l’azienda ha perso il suo fornitore principale, rischiando il fallimento.
Secondo un nuovo report tuttavia, per velocizzare la produzione in-house, Apple ha stretto un nuovo accordo con la Dialog, ottenendo in licenza tutte le tecnologie proprietarie per 3 anni dietro il pagamento di 300 milioni di dollari subito ed altri 300 all’anno per i prossimi 3 anni.
Apple ha anche assunto 300 nuovi ingegneri che prenderanno il controllo degli impianti Dialog a Livorno, nel Regno Unito ed in Germania.
Gli iPhone supportano già la ricarica rapida ma la cosa non è mai stata pubblicizzata. E’ probabile che l’azienda di Cupertino stia aspettando lo sviluppo di un qualcosa di più avanzato, in grado di assicurare tempi di ricarica velocissimi ma realizzato a proprio nome, prima di presentare la novità e cambiare anche il caricatore a muro fornito in confezione. D’altronde fornire ai clienti quello che chiedono da anni e farlo in maniera migliore è proprio il modus-operandi di Apple.
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